Assunzioni dei precari nei Comuni | C'è l'ok del governo nazionale - Live Sicilia

Assunzioni dei precari nei Comuni | C’è l’ok del governo nazionale

L'assessore Grasso: "Abbiamo evitato l'impugnativa". Cancelleri: "Grande vittoria per la Sicilia"

L'annuncio dei sindacati
di
3 min di lettura

PALERMO –  Via libera del Consiglio dei Ministri, riunito oggi a Reggio Calabria, alla norma della Finanziaria regionale che consente ai Comuni, fuori adesso da qualsiasi dubbio interpretativo, di procedere con le stabilizzazioni dei precari in servizio presso gli enti locali.

“Esprimo soddisfazione per questo risultato, che ieri mi ha vista impegnata per tutto il pomeriggio in una lunga e proficua interlocuzione con il Ministero competente. Fino a ieri, infatti – ha dichiarato Bernardette Grasso, assessore alla Funzione pubblica e alle Autonomie locali – si era paventata ancora una volta l’impugnativa da parte dello Stato, poi ritirata grazie ai chiarimenti da noi forniti all’ufficio legislativo e al dipartimento della funzione pubblica nazionale. La norma ha così superato il vaglio di legittimità e potremo finalmente chiudere la triste pagina del precariato e dare definitive certezze a tanti lavoratori”. “Auspico che anche i deputati del Movimento 5 stelle, più che attribuirsi meriti per un risultato frutto dei miei sforzi e del lavoro degli uffici che mi hanno collaborato, supportino lealmente l’azione del Governo nelle prossime attività che riguarderanno la norma sulla Resais”, conclude Grasso.

Il riferimento è a una nota del Movimento 5 stelle dell’Ars. “È una grande vittoria per la Sicilia – afferma il deputato regionale M5s Giancarlo Cancelleri – e, soprattutto, scriviamo la parola fine sull’orrenda vicenda del precariato all’interno dei Comuni siciliani. Oggi questi lavoratori potranno guardare con maggiore serenità al proprio futuro, i sindaci al proprio incarico, i cittadini alle potenzialità dei Comuni, che potranno garantire maggiori e più efficienti servizi”. “La fine del precariato è finalmente una realtà e questo grazie al M5S che – prosegue – ha bene interpretato la norma e ha sventato una possibile impugnativa, dando tutti i necessari riferimenti e tutte le pezze d’appoggio a chi all’interno del Cdm doveva valutare. Fondamentale il ruolo di Di Maio e del premier Conte per garantire questo diritto ai siciliani, che da più di 25 anni vivono nel precariato e ora possono toccare con mano quella stabilizzazione che agognavano e che meritavano”.

Soddisfazione anche da parte dei sindacati della Funzione pubblica. “Da domani – dice Giuseppe Badagliacca, segretario generale regionale del Csa – i lavoratori precari a tempo determinato in tutti gli enti locali potranno essere assunti a tempo indeterminato. Così si chiude una lunga pagina del precariato in Sicilia”. “La mancata impugnativa del governo nazionale, – aggiunge il segretario del Csa – chiude definitivamente questa pagina nera che riguarda migliaia di lavorati a tempo determinato che assicurano servizi fondamentali alla cittadinanza in tutti gli enti della Regione Sicilia. Finalmente, la legge non lascia più dubbi alle interpretazioni, ma soprattutto da certezza ai lavoratori sui propri diritti senza che si corrano rischi per il futuro. Il sindacato Csa chiede quindi la trasformazione immediata dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato”.

“È la fine di un calvario – dice Paolo Montera, segretario generale della Cisl Fp Sicilia -. Fino a ieri, infatti, si paventava il rischio di un’impugnativa. E invece abbiamo conseguito un risultato importante, raggiunto grazie al duro lavoro dei nostri dirigenti sindacali e all’impegno concreto dell’assessore Bernardette Grasso e del suo staff. Un nuovo traguardo dopo quello di qualche giorno fa relativo alla stabilizzazione dei precari della Regione”. “Insomma, adesso che è arrivato anche il nulla osta del governo nazionale – conclude Montera – le amministrazioni locali avviino speditamente i percorsi per le stabilizzazioni di questi lavoratori che da troppo tempo sono in bilico e attendono il riconoscimento dei loro diritti”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI