Audizione sui pronto soccorso, la Cisl Fp: "Servono 4mila assunzioni" - Live Sicilia

Audizione sui pronto soccorso, la Cisl Fp: “Servono 4mila assunzioni”

Oggi l'audizione della sottocommissione della commissione Sanità
SANITA'
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“Quello delle criticità nei pronto soccorso siciliani è un tema annoso che va affrontato con tutte le azioni che la Sicilia può mettere in campo nell’ambito delle proprie competenze, ad iniziare dallo sviluppo della medicina del territorio e dall’assunzione delle circa 4000 professionalità necessarie”, a dichiararlo è il segretario generale della Cisl Fp Sicilia Paolo Montera al termine dell’audizione delle forze sindacali realizzata oggi dalla sottocommissione della Commissione Sanità dell’Assemblea regionale siciliana e verso la quale il sindacato esprime il proprio apprezzamento.

Per Montera, vanno attuate tutte le azioni, a ogni livello, che possano contribuire alla risoluzione delle criticità. “Un primo passo – spiega il segretario della Cisl Fp Sicilia – è stato compiuto con la firma del protocollo per la stabilizzazione di tanti operatori precari della sanità, impiegati anche nei pronto soccorso. Adesso, bisogna però definire i percorsi di stabilizzazione e che le aziende si attengano al protocollo e alle direttive, senza procedere in ordine sparso come invece, purtroppo, stiamo rilevando in più casi”.

“Un altro piccolo segnale – afferma il segretario della Cisl Fp Sicilia – potrebbe arrivare dalla sottoscrizione del protocollo, da noi sollecitato, per incrementare l’indennità di pronto soccorso per cui è stato indetto un tavolo lunedì prossimo in assessorato”.

Ma, per la Cisl Fp Sicilia, tutto ciò non basta: occorre che il dibattito regionale si concentri sulle azioni politico-amministrative che possono e devono generare un reale ed immediato cambio di passo. “In tal senso, fondamentale sarà – afferma Montera – la realizzazione di una vera medicina del territorio, per troppo tempo disattesa, attuando quanto previsto dal Pnrr, con la realizzazione dei 43 Ospedali di comunità, 156 case della comunità e 50 centri operativi territoriali e le circa 4.000 assunzioni, correlate, delle professionalità necessarie. Così facendo si alleggerirà il carico delle strutture di emergenza e urgenza e a ciascun paziente potrà essere data l’assistenza di cui necessita. Occorre imprimere un’accelerazione perchè questi investimenti siano realizzati mentre – conclude il sindacalista – stiamo vigliando e vigileremo a tutti i livelli perché la sanità pubblica non receda a fronte di molti segnali che sembrano preferire una privatizzazione dei servizi sanitari. La pandemia ha ribadito, con forza, il valore della sanità pubblica e del suo personale e noi, questo, non lo abbiamo dimenticato”.


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