PALERMO – “I tempi biblici per avere dalla Regione una autorizzazione ambientale presto saranno solo un brutto ricordo”. Lo sostiene il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel rendere noti – assieme all’assessore Toto Cordaro – i risultati relativi alle istanze esitate. Sono infatti aumentate in maniera considerevole le pratiche varate e, di conseguenza, ci saranno tempi più celeri per il rilascio delle autorizzazioni ambientali da parte dell’Assessorato regionale al Territorio ed Ambiente.
Nei primi sette mesi del 2018 – con l’insediamento del governo Musumeci – il numero delle istanze esaminate e definite dalla Commissione Via/Vas è infatti più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, passando da 130 a 276 pareri emessi. È il risultato della nuova organizzazione dell’attività della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali, che ha portato ad almeno due il numero delle riunioni mensili, definendo circa venti provvedimenti a seduta. “L’efficienza – evidenzia Musumeci – è alla base del processo di miglioramento dei servizi offerti alle imprese e ai cittadini siciliani. Lo snellimento delle procedure burocratiche è un impegno preso dal mio governo in campagna elettorale e intendiamo realizzarlo. Non è possibile, infatti, aspettare mesi, e in alcuni casi anni, per avere un parere. Così gli imprenditori, più che venire a investire nell’Isola, fuggono. Per questo motivo, continueremo a impegnarci ancora di più affinché gli uffici possano essere più snelli e produttivi, recuperando i ritardi pregressi”.
“Desidero esprimere vivo apprezzamento e gratitudine – ha detto Cordato – nei confronti di ciascun componente della Commissione, per l’impegno profuso nella trattazione delle richieste, che presentavano all’atto del mio insediamento un arretrato di circa cinquecento pratiche da istruire. Un plauso anche agli uffici dell’assessorato che hanno fornito il loro supporto, determinando le condizioni per un’opera sinergica, mai verificatasi prima dell’insediamento del governo Musumeci”.