PALERMO – Erano l’incubo dei negozianti di Termini Imerese, in provincia di Palermo, dove i commercianti venivano taglieggianti e minacciati. Ma le vittime si sono unite e si sono fatte coraggio, trovando la forza di denunciare. In arresto per tentata estorsione in concorso erano finiti, nel dicembre del 2012, Vittorio Sabatino, residente a Trabia, di 34 anni ed Eugenio Gulizzi, di 31, residente a Pelermo.
Entrambi disoccupati e plupregiudicati, un anno prima erano stati arrestati dalla squadra mobile per le richieste di pizzo nella stessa zona, ai danni di altri imprenditori. Un secondo filone dell’indagine aveva poi portato i carabinieri nuovamente alla loro individuazione: nello stesso periodo di tempo, infatti, avevano nuovamente minacciato uno dei commercianti della cittadina, chiedendo ventimila euro da consegnare in un luogo e ad un orario prestabilito.
I carabinieri della compagnia di Termini Imerese, attraverso un’attività di appostamento e pedinamenti era così risalita ancora una volta a Gulizzi e Sabatino, Con l’accusa di tentata estorsione aggravata, il gup di Palermo li ha condannato oggi a quattro anni ciascuno.