PALERMO – Tempo di bilanci in casa Palermo, al termine di un campionato chiuso senza patemi e con una salvezza in tasca con mesi d’anticipo. Tutti promossi, in squadra e in dirigenza, dove però è imminente un ulteriore scossone. Ad un anno dall’avvicendamento sulla poltrona di direttore sportivo tra Perinetti e Ceravolo, poi degnamente sostituito dal responsabile del settore giovanile Dario Baccin, il Palermo si appresta a programmare la nuova stagione con un altro cambio dirigenziale. Non è nemmeno detto che la poltrona lasciata vacante possa trovare un nuovo proprietario, sembra anzi che l’opzione concordata per il momento sia quella di non inserire nessun nome nuovo nell’organigramma.
Il Palermo, è il caso di dirlo, riparte da Zamparini. D’altronde è il presidente ad aver chiuso in prima persona le operazioni principali di mercato in vista della stagione che verrà. È stato lui ad aver trattato con i fratelli e i procuratori di Dybala per il passaggio dell’argentino alla Juventus, così come è stato lui ad aver concretizzato il passaggio di Trajkovski dallo Zulte Waregem al club di viale del Fante. Un presidente in prima linea come non lo si vedeva da tempo, a dispetto di altri impegni e dell’età, pronto a chiudere per altri giocatori. Tra questi, il brasiliano Matheus Cassini, consigliato al presidente dal procuratore di Dybala, un affare che il Palermo potrebbe finalizzare in settimana.
Ad affiancare Zamparini resteranno Iachini e Gerolin. Il primo continuerà ad avere voce in capitolo sul mercato, e il suo peso si è già visto sul programma delle uscite del Palermo. È stato il tecnico marchigiano a togliere dalla lista dei cedibili Franco Vazquez, costringendo il Palermo a rivedere le proprie strategie, che adesso potrebbero concentrarsi su altre cessioni. Belotti inizia ad apparire maggiormente sacrificabile, ma non è da escludere qualche altro addio non preventivabile. Per Gerolin, invece, il lavoro continuerà ad essere lo stesso svolto finora: a caccia di talenti, in Sudamerica e non solo, per dare al Palermo la possibilità di creare future plusvalenze.
Quello di Baccin, nonostante tutto, non sarà un addio. È stato lo stesso dirigente a decidere di fare un passo indietro, stando a quanto ammesso dallo stesso Zamparini, preferendo tornare al suo vecchio lavoro, ovvero dirigere l’area tecnica del settore giovanile del Palermo. In oltre sette mesi, però, il lavoro svolto da Baccin è stato positivo: chiamato in corsa ad una missione quasi impossibile, ovvero quella di far firmare i rinnovi a Muñoz e Barreto, il direttore sportivo rosanero è riuscito a portare a casa un prolungamento prezioso, ovvero quello di Franco Vazquez, pur non riuscendo a convincere gli altri due sudamericani. Il suo futuro, adesso, è quello di curare la crescita di un settore giovanile in continuo sviluppo, riprendendo da dove l’aveva lasciato.