PALERMO – Smaltire l’organico a livello locale con piccoli impianti producendo compost per uso agricolo, ottenendo in cambio sconti sulla Tari e riducendo i costi di conferimento in discarica. È il meccanismo virtuoso che sta alla base del bando della Regione Siciliana pubblicato oggi in Gazzetta ufficiale. Il decreto dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilita’, Alberto Pierobon, stanzia 16 milioni e 104mila euro di fondi Ue del Po Fesr 2014-2020 per promuovere la diffusione di pratiche di compostaggio domestico e di comunita’. Per presentare le istanze ci sono 60 giorni di tempo. Nel bando sono indicate le modalita’ di partecipazione e i documenti richiesti. A beneficiare delle somme saranno Comuni e Aro (gli ambiti ottimali di Comuni) per promuovere attivita’ di compostaggio di prossimita’ dei rifiuti organici. Dovra’ pero’ essere approvato un apposito regolamento in consiglio comunale e per agevolare gli enti locali la Regione ha messo a disposizione anche uno schema tipo. L’iniziativa rientra tra le azioni del governo Musumeci per promuovere il riciclo dei rifiuti con vantaggi dal punto di vista economico e ambientale. Secondo le stime degli uffici, una famiglia di quattro persone puo’ arrivare a produrre oltre 300 chili di umido l’anno, di conseguenza 100 famiglie possono fare risparmiare anche fino a 10mila euro l’anno di costi. Nel complesso l’umido rappresenta circa il 40 per cento della parte differenziata dei rifiuti.
“Attraverso l’autocompostaggio – spiega Pierobon – si riduce drasticamente l’umido da ritirare, quindi si abbattono i costi di manodopera e di trasporto, si riduce l’inquinamento perche’ ci sono meno camion in giro per le strade e infine si produce compost agricolo. Il procedimento consente inoltre di beneficiare di uno sgravio sulla Tari”. L’avviso finanzia in particolare l’acquisto di compostiere per il trattamento della frazione organica e, nella misura del 5 per cento dell’importo complessivo, anche attivita’ di informazione, addestramento e monitoraggio delle attivita’. Previsti contributi fino a 350mila euro per comuni con meno di 5 mila abitanti e fino a un milione e mezzo per i Comuni piu’ grandi con oltre 100mila abitanti. La cifra stanziata, secondo una prima stima, dovrebbe consentire di intercettare l’8 per cento dell’umido prodotto, aumentando quindi la possibilita’ di soddisfare la richiesta a livello regionale. “A beneficiarne saranno soprattutto i Comuni montani o che hanno problemi logistici, che in questo modo potranno risparmiare sui trasporti e ammortizzare i costi in pochi anni”, spiegano dall’assessorato.
(DIRE)