PALERMO – “In Sicilia dobbiamo lavorare a un progetto di aggregazione sul ‘modello Ppe-Pse’, dobbiamo farlo assieme al M5s e a tutte le altre forze moderate e riformiste, così come avviene in tante realtà europee. E’ questa la chiave per lanciare un nuovo percorso nella prospettiva delle prossime elezioni regionali e amministrative, perché serve un cambio di rotta per voltare pagina, lanciare una nuova classe dirigente liberando forze nuove”. Così il segretario del Pd in Sicilia, Anthony Barbagallo, conversando con l’Ansa sulla situazione politica nell’isola.
“Basta col racconto della stessa storia, fatta da 70enni – afferma Barbagallo -. In segreteria regionale io, che ho 45 anni, sono il più anziano. Ho due legislature alle spalle, quando fui eletto avevo 35 anni. Il M5s ha eletto deputati al di sotto dei trent’anni, questa è la strada da perseguire per cambiare pagina”.
“Serve un atto coraggioso”
“Serve un atto di coraggio – insiste Barbagallo – La cultura progressista e riformista del centrosinistra ci impone di scommettere sulle giovani generazioni, è questa la linea da perseguire per svoltare, per scrivere una storia nuova in una regione che non può permettersi di lasciare il racconto sempre alla stessa classe politica e burocratica che ‘governa’ quest’isola da tanti, troppi anni”.
“Centrodestra senza anima”
Poi attacca gli avversari. “Il centrodestra in Sicilia è senz’anima, è solo una sommatoria di clientele e d’interessi personali. Come ha certificato Gianfranco Miccichè, la coalizione è esplosa, non esiste più. Musumeci sta mettendo la testa sotto la sabbia, alcuni del centrodestra sono specialisti nel riattaccare i cocci, tenteranno di farlo. Ma la realtà è che hanno fallito”, dice Barbagallo.
“Da un anno segnaliamo anomalie nei dati della Regione”
Il segretario del Pd non risparmia critiche a Musumeci. “E’ da un anno che segnaliamo anomalie nei dati che la Regione comunica sui casi Covid e le tante incongruenze del governo Musumeci: a maggio avevamo sollevato il caso Enna con morti resuscitati all’improvviso; a giugno scomparvero 394 positivi; a ottobre mentre i sindaci chiedevano l’apertura delle scuole il presidente Musumeci andava al concerto di Bocelli e ad Ambelia per la sagra del cavallo; poi a dicembre ci fu il caso del dirigente Mario La Rocca. Il governo ha voluto gestire il sistema solo per motivi elettorali, questa è la verità”. Così il segretario del Pd in Sicilia, Anthony Barbagallo, conversando con l’ANSA.