Barcellona Pozzo di Gotto, Forza Italia: "Sindaco si dimetta"

Barcellona Pozzo di Gotto, Forza Italia chiede le dimissioni del sindaco

La nota del gruppo consiliare: "Calabrò? Inadeguato"

BARCELLONA POZZO DI GOTTO (MESSINA) – Il gruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto chiede le dimissioni del sindaco di centrodestra Giuseppe Calabrò. Al centro delle critiche, quello che i consiglieri chiamano “show mediatico” nel cimitero della città e la “dimenticanza che sa di gaffe”, per non avere citato il giornalista Beppe Alfano tra i barcellonesi illustri.

La nota

“Il sindaco stupisce ancora – si legge in una nota del gruppo di Forza Italia diffusa da fonti di agenzia – finendo nuovamente sulle pagine del Fatto quotidiano per la grottesca diretta Facebook del 2 novembre, che in spregio a qualsivoglia regola di rispetto della sacralità dei luoghi, ha visto l’assessore alla Cultura, con tanto di esperto a seguito, esibirsi in un mediatico show nel cimitero della città nel giorno del ricordo dei defunti”.

“Ad aggiungersi alla mancanza di buon senso e buon gusto – si legge ancora – arriva anche la dimenticanza che sa di gaffe e che porta Barcellona a essere qualificata in un servizio del Tg3 Sicilia come la città che dimentica, o peggio ancora, ignora, le vittime di mafia, tutto ciò perché l’assessore alla Cultura e il suo fedele esperto non citano tra i barcellonesi illustri il giornalista Beppe Alfano, suscitando giustamente lo sdegno della famiglia a cui va la piena solidarietà del nostro gruppo”.

La richiesta di dimissioni

“Incommentabile la posizione di Calabrò – aggiunge la nota – che nelle sue dichiarazioni giustificatrici cerca di mettere una pezza che appare peggio del pertugio, e naturalmente, come riportato dal Tg3, si esibisce nel suo sport preferito dello scaricabarile dichiarando che l’evento non è stato organizzato dall’Amministrazione, chi sta sconfessando quindi l’Assessore o l’esperto?”.

“L’inadeguatezza fa da padrona – conclude il gruppo di Forza Italia – in una città dai mille problemi irrisolti che sprofonda in pieno dissesto economico e in cui il primo cittadino non trova di meglio da fare che distogliere risorse lavorative, dirigenti compresi, istituendo uno staff teatro dalla discutibile utilità. Le dimissioni a questo punto appaiono fin troppo poco”.

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