CATANIA. È stato scelto il salone ristorante di una nave Ro-Ro per la conferenza stampa di presentazione della nuova darsena in dote al porto del capoluogo etneo. Opzione tutt’altro che insolita, vista l’occasione. Sono il sindaco Enzo Bianco e il braccio destro di Matteo Renzi, nonché ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, a battezzare – con tanto di bottiglia di spumante in frantumi – l’infrastruttura. “L’assessore aggiunto della Regione Sicilia”, così viene definito l’esponente dell’Esecutivo. È ormai affollato, infatti, il numero delle visite di Delrio a Catania in poco più di un anno. Lo stesso ministro però evita accuratamente di entrare nelle dinamiche locali e d’intervenire sul caso delle presunte intercettazioni che hanno letteralmente travolto il compagno di partito Rosario Crocetta e la politica siciliana.
“Insieme a Enzo Bianco abbiamo dimostrato che il Sud non è destinato ad un futuro di declino”, ha detto il ministro ai giornalisti inaugurando l’opera. “La narrazione del Mezzogiorno, grazie anche alla capacità del porto di Catania che con la darsena verrà incrementata, – ha aggiunto Delrio – è una narrazione di successo. È adesso che il nostro impegno deve risultare determinatissimo e dobbiamo sempre più investire sui porti e sul ferro”. Parole che fanno eco alla soddisfazione del primo cittadino catanese, che rilancia: “Questo governo deve mettere in agenda il rilancio del Sud. Delrio – ha aggiunto Bianco – ha avuto l’intelligenza politica che il Mezzogiorno deve essere volano di sviluppo”. Sul come la darsena appena inaugurata potrà catalizzare le potenzialità cittadine, il capo dell’Amministrazione comunale non ha dubbi: “Aiuterà l’incremento turistico e servirà a integrare la zona del porto con il resto di Catania, come già avviene a Genova”.
Oltre le aspettative, la messa in cantiere dell’infrastruttura appena inaugurata nasce da urgenti esigenze in termini di capienza. “Eravamo al collasso a causa del troppo traffico in entrata”, ha spiegato il presidente dell’autorità portuale, Cosimo Indaco. Ed è lui stesso a fornire i numeri dell’opera realizzata dalla Tecnis spa. Si tratta di 1.100 metri lineari di banchine operative, 120.000 metri quadrati di piazzali, cinque nuovi ormeggi, con i fondali a meno 13 metri sul livello medio del mare. “Catania ha diritto ad avere un sistema infrastrutturale all’altezza dei tempi”, è la chiamata del contro ammiraglio Nunzio Martello, che da fine maggio è a capo della Direzione marittima Sicilia Orientale.
Un’opera che mette d’accordo tutti, dal centrodestra al centrosinistra. I maggiorenti catanesi di Pd, Ncd e dell’area Berlusconi erano quasi tutti presenti stamani. “La nuova darsena di Catania risponde alla vocazione turistica e commerciale della nostra città”. Così il coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Vincenzo Gibiino, che “invita il ministro Delrio a tornare quanto prima nell’Isola, per affrontare le ciclopiche emergenze infrastrutturali vissute dalla nostra terra, interruzione A 19 in primis”. L’esponente forzista interviene nella veste, anche, di capogruppo forzista in commissione Lavori pubblici di Palazzo Madama: “Autotrasportatori e semplici cittadini subiscono quotidianamente l’arretratezza del nostro sistema infrastrutturale, che obbliga – sottolinea Gibiino – i siciliani a pagare prezzi insostenibili per i biglietti aerei”.