SIRACUSA – Salutata da un vero trionfo in occasione delle varie edizioni del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, arriva anche a Priolo, il prossimo 3 Settembre alle 21, questa suggestiva opera di contaminazione tra pop e lirica dedicata a Franco Battiato e Lucio Dalla, grazie alla costante opera di decentramento culturale connotante l’attività del Coro Lirico Siciliano e fortemente sostenuta dalla lungimiranza e tenacia dell’amministrazione Gianni.
L’evento
Il Festival Lirico dei Teatri di Pietra prosegue in questa vera e propria opera di innovazione dedicando la notte priolese alle sublimi melodie create dai due grandi artisti la cui storia è legata indissolubilmente alla Sicilia e che saranno reinterpretate in una chiave acustica singolare dalle risonanze che fanno eco alla classica, al popolare e al pop, grazie agli arrangiamenti di Corrado Neri, che sarà anche pianista d’eccezione del recital, e di Ruben Micieli.
Il programma
Una ricca maratona musicale quella che si vivrà nel cuore della città siracusana con un programma incentrato sulla produzione musicale più nota, ma anche più intima e spirituale di Battiato e Dalla: Prospettiva Nevskij, Segnali di Vita, Strade parallele, Povera patria, L’era del cinghiale bianco, Stranizza d’amuri, Bandiera bianca, Cucurucù, La Cura, Centro di gravità permanente, Voglio vederti danzare saranno i brani per omaggiare l’arte mistica e universale del celebre cantautore etneo; 4/3/1943, Canzone, Anna e Marco, Caruso, Attenti al Lupo, Piazza grande, L’anno che verrà, Futura, Tu non mi basti mai saranno, invece, le colonne sonore con cui il genio Dalla ha impresso la sua memoria nell’eterna storia della canzone.
Rita Botto
Un nutrito parterre di voci, con la speciale partecipazione di Rita Botto, autentica voce mediterranea, interpreterà, sotto la direzione di Francesco Costa con il Coro Lirico Siciliano e l’ensemble orchestrale in residence del Festival, alcune tra le pagine più celebri dei noti compositori: Federica Contarino, Martina Cundari, Alberto Munafó Siragusa, Federico Parisi, Costanza Paternò.
Un grande festival, anche per l’edizione 2023, dunque, della durata di oltre due mesi, con la produzione di oltre 40 serate di spettacolo in ogni angolo della Sicilia e della Calabria, dovunque ci sia una pietra d’epoca Greca o romana che meriti di essere valorizzata da splendide serate di spettacolo e di cultura, secondo la regola molto cara al complesso artistico siciliano che “la cultura è un bene primario” e che bisogna lottare per averlo, per una crescita culturale, sociale e per vivere meglio, circondati di bellezza in un mondo che – sempre di più – di bellezza è ogni giorno più carente, impegnato com’è a badare all’apparenza priva di contenuti.