PALERMO – Una boccata d’ossigeno da 25 mila tonnellate. Il Dipartimento rifiuti ha firmato il decreto che autorizza la Rap a stipare altra immondizia nella sesta vasca di Bellolampo: un provvedimento atteso da settimane e che dovrebbe consentire a Palermo di gestire l’emergenza, almeno per un altro mese. La discarica è infatti piena e la società partecipata del Comune ha accumulato sul piazzale quasi 25 mila tonnellate che, di fatto, impediscono all’impianto di Tmb, ossia di trattamento meccanico biologico, di funzionare a dovere. Il decreto consentirà di liberare l’impianto, anche se ci vorrà una settimana, facendolo tornare così operativo.
La sesta vasca arriverà così a contenere quasi due milioni di metri cubi di rifiuti, anche se questo non è altro che lo stralcio del progetto complessivo di chiusura della vasca che vale in totale 140 mila tonnellate: peccato che per arrivare al via libera serve un lungo iter che potrebbe durare anche alcuni mesi. “La Regione ha fatto quello che chiedevamo da tempo – commentano da Rap – e questo dimostra la bontà delle nostre proposte”. La speranza è che le procedure non subiscano intoppi, così da evitare l’esplosione di una nuova emergenza a ridosso delle feste natalizie.
Il sindaco Leoluca Orlando ha anche firmato oggi un’ordinanza che consente di spostare, in via temporanea, altri 7 mila metri cubi di rifiuti dal piazzale sulla sommità della sesta vasca, alleggerendo la pressione sulla Rap e sulla discarica. “Finalmente un importante segnale, anzi due importanti segnali di sintonia e capacità di lavoro comune fra le istituzioni, che speriamo siano il punto di inizio non solo per superare l’emergenza a Bellolampo, ma soprattutto per recuperare in tutta la città con un sistema a regime che sempre più si avvii verso la differenziata in modo significativo”, commenta il sindaco Orlando.
Per l’assessore all’Ambiente Sergio Marino “è stato un lavoro lungo e certosino che ha coinvolto gli uffici del Comune e della Regione, la Rap e l’Arpa perché finalmente si sbloccasse una situazione difficilissima che da Bellolampo ha rischiato di arrivare in città. Una situazione che ha inevitabilmente ingenerato tensione, ma nella quale tutti hanno e abbiamo operato esclusivamente proprio per scongiurare un’emergenza igienico-sanitaria in città”.