Nuovo scoop di Stefania e del bassotto. “Striscia la notizia” scopre che a Palermo molti dei beni confiscati alla mafia non sono stati assegnati a Onlus con fini sociali o istituzionali, come previsto dalla legge, ma a sedicenti associazioni con fini di lucro. Controllando il lavoro delle società che hanno beneficiato e i servizi che dovrebbero offrire alla città, Stefania Petyx apprende che dietro queste Onlus si celano vere e proprie aziende, alle quali il Comune di Palermo assegna beni sequestrati a Cosa nostra. In questo modo i beni che lo Stato ha recuperato dalla mafia, vengono utilizzati per favorire associazioni che lucrano sul sociale. Il regolamento del Comune di Palermo prevede inoltre che i beni confiscati vengano assegnati prioritariamente alle famiglie in emergenza abitativa. L’inviata di Striscia sottolinea come la Giunta negli ultimi anni abbia assegnato pochissime di queste proprietà alle famiglie in emergenza, privilegiando associazioni no profit.
Nuovo scoop di Stefania e del bassotto. "Striscia la notizia" scopre che a Palermo molti dei beni confiscati alla mafia non sono stati assegnati a Onlus con fini sociali o istituzionali, come previsto dalla legge, ma a sedicenti associazioni con fini di lucro. Controllando il lavoro delle società che hanno beneficiato e i servizi che dovrebbero offrire alla città, Stefania Petyx apprende che dietro queste Onlus si celano vere e proprie aziende, alle quali il Comune di Palermo assegna beni sequestrati a Cosa nostra.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo