ROMA – Prosegue senza sosta l’aumento dei prezzi della benzina e degli altri carburanti in occasione dell’esodo estivo. E i rincari sono soprattutto sulle autostrade. Secondo l’ultima rilevazione del Mimit aggiornata alle 8 di oggi per un litro di benzina self si spendono in media in autostrada 2,014 euro, il gasolio self è a 1,917, il Gpl servito a 0,841 euro, il metano a 1,528 euro.
Secondo gli ultimi aggiornamenti elaborati venerdì dalla Staffetta quotidiana, sempre su dati Mimit, i prezzi sulle autostrade precedenti (quelli relativi a giovedì) erano in autostrada: benzina self service 2,004 euro al litro (servito 2,257), gasolio self service 1,899 euro al litro (servito 2,158), Gpl 0,838 euro al litro, metano 1,528 euro. Dunque tutte le voci sono in rialzo tranne il metano.
Sempre Staffetta segnalava ieri che la benzina in Mediterraneo ha registrato un nuovo record dell’anno: portandosi su un livello raggiunto a novembre. Sarebbero dunque le tensioni delle quotazioni internazionali a riversarsi sul mercato dei carburanti in Italia.
Una situazione analoga a quella che, ad esempio, si registra in Francia dove un litro di verde viaggia ampiamente sopra i 2 euro. Ma in Italia la novità dei cartelloni voluti dal governo per segnalare agli automobilisti il livello medio sembra non funzionare. Molti i dubbi degli stessi gestori degli impianti e dei consumatori che chiedono al governo di studiare un modo affinché a livelli troppo elevati di prezzo scatti in automatico il taglio delle accise.
Tra le regioni il prezzo medio più elevato per la verde al self si trova in Puglia (1,968) e stesso prezzo è in provincia di Bolzano. Segue la Calabria (1,966), Liguria (1,964), Basilicata (1,963), Sardegna (1,958), Valle d’Aosta (1,956), Molise (1,949), provincia di Trento (1,945), Sicilia (1,942), Friuli Venezia Giulia (1,941), Piemonte (1,940), Toscana e Abruzzo (1,939), Campania e Lombardia (1,938), Umbria (1,937), Lazio (1,934), Emilia Romagna (1,933). La benzina meno cara infine è in Veneto: 1,920 euro al litro.
Pochi giorni fa il ministro delle Imprese e del Made in Italy segnalava, in un’intervista a La Stampa, che il problema del caro benzina “non riguarda i gestori”. “La marginalità maggiore viene applicata dalle società di raffinazione, cui abbiamo già chiesto spiegazioni. Per riassumere, non c’è un allarme e abbiamo già individuato qual è la criticità”.
Le compagnie di raffinazione “a nostro avviso stanno applicando margini francamente eccessivi” e su questo fronte il ministro starebbe pensando di intervenire.