CATANIA – C’è una speranza per i 2.019 bambini e ragazzi catanesi nati da genitori migranti: molti di loro avranno la cittadinanza onoraria da parte dei sindaci di 19 comuni della provincia di Catania. E’ un piccolo miracolo di buona politica quello creato dal comitato provinciale dell’Unicef, che ha coinvolto i primi cittadini in una delibera simbolica per chiedere la riforma della legge 91/1992. Così, domani mattina, nell’aula consiliare di Palazzo degli Elefanti, i 19 sindaci si presentano con una delibera già firmata.
“Avevamo proposto ai primi cittadini- spiega a LiveSiciliaCatania il presidente del comitato provinciale Unicef Vincenzo Lorefice – una bozza da esaminare in questa occasione. E invece sono stati loro a chiederci altre informazioni ed a volerla già firmare: il primo è stato il sindaco di Riposto, seguito poi dai colleghi di Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Biancavilla, Bronte, Camporotondo, Fiumefreddo di Sicilia, Gravina di Catania, Maletto, Mascali, Mazzarrone, Nicolosi, San Michele di Ganzaria, Viagrande e Zafferana Etnea. E’ stato un passaparola, da parte di amministratori di tutti gli schieramenti”.
La normativa sui nati in Italia da genitori stranieri, o che vivono nel nostro Paese sin da piccoli, prevede che il minore possa chiedere di diventare italiano quando compie 18 anni, ma si tratta di una trafila burocratica da fare entro un anno. “Noi – continua Lorefice – vogliamo che questa cittadinanza venga riconosciuta secondo il principio dello “Ius soli” e non dello “Ius sanguinis”: vorremo, insomma, il riconoscimento automatico al momento della nascita e della registrazione all’anagrafe. E’ chiaro che la cittadinanza si può conferire solo in base ad una legge dello Stato, però il sindaco può dare a questi bambini la cittadinanza onoraria per dimostrare la propria volontà a stare dalla loro parte. E’ una forma di provocazione nei confronti delle autorità nazionali, perchè non aspettino ancora nel portare avanti un disegno di legge già pronto”.
A presentare il rapporto sarà la docente di Sociologia al Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università etnea Liana Maria Daher, volontaria UNICEF. Mostrerà una rassegna dei dati e dei riferimenti normativi analizzati alla luce della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e dei suoi principi cardine: il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo, all’ascolto ed alla partecipazione a qualunque questione lo riguardi e i principi del rispetto del superiore interesse del minorenne e della non discriminazione. All’incontro ci saranno autorità e tanti alunni delle scuole cittadine: dopo il corto “I colori della cittadinanza”, alle 11 nella Basilica Collegiata ci sarà il Concerto dell’Orchestra Sinfonica Infantile “Falcone e Borsellino” della Fondazione “La città invisibile” – Scuola di musica per la legalità con il metodo Abreu, diretto dal Maestro Massimo Incarbone. Le scuole candidate alla nomina di Scuole Ambasciatrici di Buona Volontà dell’UNICEF Italia sono la “G. Verga” di Catania e di Risposto.