PALERMO – Restano stabili le condizioni del bambino di otto anni, sbranato dal proprio cane, un rottweiler, all’interno del giardino della sua villetta di Terrasini. “Si trova ancora in terapia intensiva – spiegano dall’ospedale – e abbiamo bisogno di tenerlo sotto controllo ancora per qualche giorno. Si tratta di una fase molto delicata perché dovremo valutare il successo degli interventi chirurgici a cui è stato sottoposto, ma valuteremo presto la possibilità di spostarlo in reparto”.
Nel frattempo, domani, venerdì, sarà riascoltato il papà del bimbo: lo shock degli ultimi giorni non gli avrebbe permesso di raccontare, lucidamente, quel tragico pomeriggio e i carabinieri che stanno indagando sulla vicenda hanno preferito aspettare. di otto anni azzannato dal rottweiler a Terrasini, all’interno del giardino della loro villetta che si trova in via degli Androni, nei pressi di un noto residence. “Il padre del piccolo – precisa il comandante della compagnia dei carabinieri di Carini, Giovanni Ruggiu – dovrà descrivere in modo dettagliato il pomeriggio di tre giorni fa, in modo che si possa fare luce sui motivi che possano aver fatto scatenare la furia del cane”.
Furia che potrebbe essere frutto soltanto di un tragico incidente, che purtroppo ha provocato seri danni al viso e alla cute del bambino. I chirurghi del reparto Maxillo-facciale dell’ospedale di Villa Sofia sono già intervenuti due volte: prima con un intervento di chirurgia ricostruttiva alla guancia e alla mandibola, poi con un derma artificiale fatto arrivare dalla Lombardia. Tra una settimana si capirà se con le operazioni si otterranno i risultati sperati. E’ proprio la speranza ad animare i parenti e gli amici della famiglia: tra lacrime, disperazione e incredulità, il pensiero è maggiore è rivolto alla reazione fisica del piccolo.
D’altronde, come dall’ospedale stesso è stato spiegato, “la fase più importante è quella post-operatoria”. Secondo i carabinieri della compagnia di Carini, che stanno indagando sulla vicenda, il bambino si sarebbe improvvisamente allontanato da dove si trovavano i genitori e poco dopo, il padre, che lo cercava perché l’aveva perso di vista, lo ha ritrovato disteso per terra e sanguinante. Da qui la corsa del padre con il figlio, a bordo della propria auto, verso l’ospedale di Partinico, dove è stato intubato. Il rottweiler continua a rimanere chiuso nel carcere comunale di Carini, sotto osservazione veterinaria, così come hanno disposto l’aggiunto Maurizio Scalia e dal pm Rita Fulantelli, che stanno coordinando l’inchiesta.