Blutec, una vertenza a lieto fine | All'ex Fiat si scaldano i motori - Live Sicilia

Blutec, una vertenza a lieto fine | All’ex Fiat si scaldano i motori

Lo stabilimento ex Fiat di Termini Imerese

Cinque anni dopo la chiusura dei cancelli riparte la produzione a Termini Imerese.

Il nodo cassa integrazione
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PALERMO – È tempo di tornare a lavorare a pieno regime nell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Sono passati quasi cinque anni dalla chiusura del 24 novembre 2011. Anni difficili, di paura e rabbia. Il piano di sviluppo Blutec, società del gruppo Metec-Stola, entra nel vivo. Il progetto vale 190 milioni di euro e dovrebbe consentire la riassunzione di tutti gli operai ex Fiat entro il 2018. I primi 90 sono tornati al lavoro con la riapertura del 2 maggio scorso.

Qualche giorno fa Invitalia ha sbloccato la prima tranche di finanziamenti per 22 milioni di euro. Blutec non ha perso tempo e, già il giorno dopo, ha lanciato ordini per 6,6 milioni di euro per l’acquisto di macchinari e attrezzature. 

Resta da risolvere il problema della cassa integrazione per gli operai – attualmente 610 – non ancora richiamati a lavoro, scaduta a settembre e non più rinnovata. Martedì al ministero del Lavoro è previsto un incontro sul rinnovo degli ammortizzatori sociali, intanto per gli ultimi tre mesi del 2016 (ottobre-dicembre), poi per il biennio 2017-2018. In più, secondo quanto riferisce la Fiom, nei prossimi giorni la Regione dovrebbe affrontare il nodo degli ammortizzatori sociali per i 350 lavoratori dell’indotto, in parte senza paracadute sociale dall’inizio dell’anno, utilizzando le risorse stanziate per l’area di crisi complessa di Termini Imerese e Gela.

“Lo sblocco dei primi finanziamenti è un passo importante, il segno che a Termini Imerese si riparte. Il faro – dice Roberto Mastrosimone, segretario regionale della Fiom – deve essere far tornare tutti al lavoro, e cioè i 700 operai della ex Fiat e i 350 delle ditte dell’indotto”. I 90 operai finora impiegati nello stabilimento si sono occupati per lo più di progettazione, sicurezza e manutenzione; “ora – afferma Mastrosimone – è tempo di dare il via alla vera e propria produzione industriale”.

Il primo step riguarderà la produzione di componenti per auto. Con l’acquisto e l’arrivo dei macchinari e le necessarie modifiche impiantistiche, nello stabilimento ex Fiat si tornerà a produrre auto, ma di nuova generazione, ibride ed elettriche. Secondo le stime dei sindacati, entro marzo o aprile del prossimo anno torneranno a lavoro altri 250 operai; infine, tra la fine del 2017 e il 2018 verranno via via reintegrati tutti gli altri fino al completo riassorbimento. Il percorso per l’approvazione del secondo progetto di Blutec, però, è ancora in itinere: deve ricevere l’ok di Invitalia. 


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