“Adesso basta. Il tenore di questi commenti ha superato il limite consentito. Ho deciso che d’ora in avanti farò valere i miei diritti nelle sedi opportune. Ho riflettuto a lungo se procedere o meno in questo senso, ma dopo quattro anni e mezzo di quotidiane sconcezze, minacce e messaggi violenti ho pensato che avevo il dovere di prendere questa decisione come donna, come madre e come rappresentante delle istituzioni”. Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, in un post su Fb.
A rischio anche i messaggi anonimi, in quanto le leggi di Facebook e di Internet in generale consentono di risalire sempre all’autore di un messaggio. Sono informazioni riservate, ma in caso di denuncia l’autorità giudiziaria può entrarne in possesso.