CATANIA – “Chi ha da far valere i propri diritti lo faccia, nelle sedi opportune e nelle forme più consone. Non se ne può più di scandalismo e retroscenismo a tutti i costi, spesso mezzo per occultare irregolarità perpetrate. In ogni caso, per noi parlano gli atti, e ci augureremmo che questo avvenisse per tutti”. Il presidente di confindustria Domenico Bonaccorsi rivendica la correttezza dell’operato degli industriali catanesi, impegnati da tempo in un lungo braccio di ferro con la Confcommercio di Pietro Agen per la conquista degli scranni dell’ente camerale.
“Troviamo naturale e legittimo – dice Roberto Bonaccorsi – che ai decreti di accoglimento del nostro ricorso si possa e si debba proporre ricorso in opposizione. Non comprendiamo i numeri esposti e la suggestiva rappresentazione di una futura Camera di Commercio in cui le minoranze prevarranno sulle maggioranze”. Il presidente degli industriali etnei conferma che “importanti settori formeranno oggetto di un nuovo bando che il Commissario straordinario dovrà emanare e siamo certi che con la forza dei numeri correttamente esposti e con documentazioni ineccepibili, chi ha titolo per concorrere lo farà confermando i propri posizionamenti”.
Bonaccorsi lancia una frecciatina a Francesco Costanzo, rappresentante delle 21 associazioni che ieri hanno diffuso un documento, pubblicato da Livesicilia (IL DOCUMENTO), che analizza il numero dei seggi del consiglio camerale alla luce della gestione dell’assessore regionale Marco Venturi e di alcune prese di posizione che avrebbero penalizzato la cordata contrapposta agli industriali. Bonaccorsi ricorda alle associazioni di categoria che la ridistribuzione di seggi è seguita ad un “corposo ricorso presentato nel marzo scorso, nel quale abbiamo esposto tutte le nostre ragioni riguardo le infinite e macroscopiche irregolarità riscontrate nell’assegnazione dei seggi ad alcune associazioni di categoria. I fatti sono che il nostro ricorso e’ stato accolto e ci siamo ben guardati dal farne oggetto di vanto”.