CATANIA – E’ nato un comitato spontaneo di commercianti in via Vittorio Emanuele, via Garibaldi e piazza Duomo contro l’azzeramento delle linee di trasporto urbano pubblico che di fatto ha isolato una parte del centro storico cittadino. Una rappresentanza di commercianti e il presidente di Confcommercio Pietro Agen sono stati ricevuti a Palazzo degli Elefanti dal primo cittadino. Il 30 aprile scorso è stata ufficializzata l’interdizione di piazza Duomo a tutto il traffico veicolare con l’unica eccezione per i mezzi di soccorso e i mezzi della Polizia Locale per motivi di servizio.
Vengono di fatto annullati anche gli attraversamenti della piazza centrale cittadina agli autobus dell’AMT con il taglio di tre linee di trasporto urbano che non arriveranno più in via Vittorio Emanuele all’angolo della piazza Duomo, in via Garibaldi nella zona adiacente alla Fontana dell’Amenano e in via Etnea dalla piazza Stesicoro a piazza Duomo. I commercianti di via Garibaldi e via Vittorio Emanuele contestano la decisione di annullare le linee urbane dell’AMT che arrivavano nella piazza collegando il centro storico con le altre zone della città. “Piazza Duomo non ha più collegamenti di trasporto pubblico – dichiara Dorotea Vieni titolare dell’omonima farmacia in piazza Duomo – e premettendo che nessuno lamenta la chiusura e la pedonalizzazione della piazza stessa. Ma ripristinare due linee di bus elettrici che arrivino in via Vittorio Emanuele e si immettano in via Etnea, senza passare dal centro della piazza dell’elefante, ci sembrava più opportuno.” In questi ultimi giorni alcuni rappresentanti del comitato spontaneo dei commercianti di via Vittorio Emanuele, piazza Duomo e via Garibaldi sono stati ricevuti dal sindaco Salvo Pogliese a Palazzo degli Elefanti. Con loro era presente il presidente di Confcommercio Pietro Agen.
“Condividiamo la scelta dell’amministrazione di chiudere al traffico piazza Duomo e alcune parti delle via adiacenti – dice Agen – ma questo non preclude il taglio anche delle linee urbane che collegavano questa parte del centro storico con diverse aree della città”. I commercianti lamentano una grossa diminuzione dell’utenza. “I fruitori principali di questa zona della città nelle ore mattutine e pomeridiane sono una parte cospicua di popolazione non giovanissima – continua Agen – se togliamo loro la possibilità di collegamento pubblico con piazza Duomo isoliamo di fatto una zona della città”. Anche Fabrizio Medulla, dottore alla farmacia Vieni, era presente, in rappresentanza del comitato spontaneo dei commercianti, all’incontro avvenuto a Palazzo degli Elefanti. “Giustissimo chiudere al traffico piazza Duomo, ma non tutti hanno la possibilità di arrivare in auto, parcheggiare e camminare fino alla piazza centrale cittadina per 10 minuti. Questa parte della città è vissuta in primis dai catanesi e dobbiamo mettere tutti in condizione di arrivarci con i mezzi pubblici – precisa Medulla – garantendo, nello stesso tempo, la chiusura al traffico della piazza. L’opportunità di scendere nel centro della città deve essere un diritto e la fermata dei bus pubblici ad angolo tra piazza Duomo e la via Vittorio Emanuele non darebbe nessun fastidio. Il sindaco ha mostrato un’apertura al dialogo nei nostri confronti – continua Midulla – in un incontro positivo. Le linee di trasporto pubblico urbano non sono un servizio per i commercianti, ma un servizio per tutti i cittadini. Il catanese, in piazza Duomo, alla pescheria, in via Garibaldi bassa e via Vittorio Emanuele ci deve poter arrivare con collegamenti pubblici.”
Lo stesso pensiero è espresso da Domenico Quartarone che ha il negozio vicinissimo a quella, che fino a poco tempo fa, era la fermata degli autobus AMT in via Vittorio Emanuele ad angolo con piazza Duomo. “Ci siamo ritrovati tagliati fuori. Hanno interrotto i collegamenti dei bus AMT che arrivavano fino a qui – dichiara Quartarone – chiediamo che venga ripristinato il collegamento pubblico con questa parte della città”. La richiesta è quella di rispristinare le linee 532, 830 e 902. In via Garibaldi, nella parte vicina alla fontana dell’Amenano, i commercianti lamentano la stessa situazione. Angelo e Vito Cardì hanno un negozio di accessoristica elettrica e utensileria.
“Hanno tagliato tre linee di trasporto urbano – dice Vito – bisognerebbe attuare le procedure di collegamento pubblico che ci sono già in altre città con centri storici di rilevanza culturale e monumentale di rilievo. L’adozione di bus elettrici sarebbe l’ideale, ma non si può tagliare fuori dai collegamenti pubblici una parte così importante della città e non si possono fare morire i commercianti in silenzio.” Dopo l’apertura alle richieste dei commercianti del primo cittadino si attendono soluzioni sul ripristino delle linee di trasporto pubblico urbano per ricollegare piazza Duomo con le altre parti della città. Durante la fase d’emergenza dovuta al contrasto del Covid-19 l’unica luce accesa in piazza Duomo era proprio quella della farmacia Vieni.
“C’ero solo io in piazza per dare un servizio a tutti i cittadini – racconta Dorotea Vieni – e quando arrivava il buio, nel silenzio più assoluto, l’unica luce accesa era quella della nostra farmacia. Grazie alla Polizia di Strato il tutto è stato meno traumatico. La sera una pattuglia si avvicinava sempre e controllava che tutto fosse tranquillo e altre volte si sincerava che arrivassi, in tutta sicurezza, alla mia auto”. Le richieste dei commercianti riguardano anche le fioriere che bloccano gli accessi ai mezzi