PALERMO – “In merito alle notizie diffuse dagli organi di informazione sulla struttura Humanitas di Catania faccio presente che la delibera con la quale il Governo ha apprezzato lo schema di Accordo tra l’assessorato Salute e la medesima struttura non è in atto stata resa esecutiva”. Lo dice in una nota l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino.
“L’apprezzamento espresso dal Governo su un programma di ampliamento della struttura, già riconosciuta dalle precedenti amministrazioni a partire dal 2009 quale Dipartimento oncologico di III livello e accreditata e contrattualizzata con il Servizio Sanitario Regionale gia’ dal 2007, è al momento oggetto di ulteriore approfondimento da parte dello stesso Governo che, come anche comunicato in sede di audizione in VI Commissione legislativa che ha condiviso, ne ha deciso in unità d’intenti, il necessario inquadramento nell’ambito della rete ospedaliera regionale complessiva di prossima definizione”.
L’assessore alla Salute poi conclude: “E’ chiaro che qualsiasi ampliamento di posti in regime di accreditamento ed eventuale contrattualizzazione in discipline per le quali sussista elevata domanda sanitaria non potrà che essere valutato nella sede opportuna del più ampio quadro di rimodulazione della rete regionale di posti letto ospedalieri, tenuto conto dei nuovi standard dettati dalla legge nazionale”.
“Sarei ben felice se la mia famiglia fosse proprietaria del centro Humanitas. Così, però, non è e non è mai stato. Mia madre e mio zio sono, invece, dipendenti fin dagli anni ’90, solo con una pausa dal 2005 al 2011 per quanto riguarda mia madre. D’altronde oggi è estremamente semplice sapere chi è proprietario di cosa, basta una verifica alla Camera di Commercio che nessuno sembra essersi preso la briga di fare”.
Intanto, anche Luca Sammartino, fa sentire la sua voce con una nota: “Sarei ben felice se la mia famiglia fosse proprietaria del centro Humanitas – afferma -. Così, però, non è e non è mai stato. Mia madre e mio zio sono, invece, dipendenti fin dagli anni ’90, solo con una pausa dal 2005 al 2011 per quanto riguarda mia madre. D’altronde oggi è estremamente semplice sapere chi è proprietario di cosa, basta una verifica alla Camera di Commercio che nessuno sembra essersi preso la briga di fare”. Il deputato poi prosegue: “La diffusione di notizie false e non debitamente verificate è un problema grave in questo Paese e troppo spesso proprio queste notizie, ribadisco false, inducono in errori anche gravi i più rapidi ed attenti commentatori”