TRAPANI – Mister Boscaglia riconosce la qualità del Catania e divide la partita in due: “Nel primo tempo abbiamo strameritato, il secondo è stato più equilibrato. Abbiamo preso un gol dopo 30 secondi del secondo tempo e quindi non c’entra nulla la condizione fisica. Il secondo gol l’abbiamo preso in inferiorità numerica e per un nostro svarione”. Ma il tecnico granata non ci sta a rimanere nei confini dell’esito della partita e mette sotto accusa l’arbitraggio: “Sono stanco. C’è una partita così delicata e gli arbitri la stravolgono. Se c’era l’espulsione di Ciaramitaro, prima doveva essere espulso Capuano ed ancora prima Spolli per doppia ammonizione. Feola e Rizzato non dovevano essere ammoniti perché quelli come quelli che hanno commesso, loro ne fanno fatti tantissimi. Non c’è stato lo stesso metro di giudizio”.
Boscaglia non si ferma più: “Il rigore era netto. Contro di noi hanno dato rigori ben meno evidenti di questo. L’arbitro può sbagliare ed ha sbagliato però non si può fare così. Va bene che non si deve parlare degli arbitri, ma non possiamo non dire ciò che è accaduto in campo”. Boscaglia torna a parlare della partita ed aggiunge che quello con il Catania è comunque “un punto importante. Loro quando siamo rimasti in 10 hanno cercato di vincere la partita. Noi abbiamo fatto quello che potevamo. Abbiamo dovuto giocare, per come è andata la partita, con giocatori fuori ruolo. Nella valutazione della partita dobbiamo valutare la qualità del Catania ed i suoi mezzi tecnici. Dovevamo essere più bravi a gestire certe situazioni ma non mi sento di dire nulla alla squadra per hanno giocato bene. Se fossimo rimasti undici contro undici potevamo portare in porto la partita e non soffrire così come abbiamo sofferto”.
A conti fatti rimane però l’amarezza. Boscaglia non lo nasconde: “Prevale l’amarezza perché avevamo retto bene il ritorno del Catania. Era stato necessario abbassare il baricentro ma non giocavamo male. Poi gli episodi che non mi sono piaciuti hanno cambiato la partita”.