PALERMO – Il Giudice sportivo costringerà Bosi a fare esperimenti. L’esordio da allenatore del Palermo (al di là di quello “fittizio” come tutor di Schelotto contro l’Udinese) arriva senza un terzino sinistro di ruolo a causa della squalifica di Lazaar e con un modulo da non rivoluzionare per l’ennesima volta in stagione. Ma d’altronde, anche Bosi è un cultore del 4-3-3 classico, esattamente come Schelotto, il che renderà la transizione più semplice per tutta la squadra. Il tempo delle sorprese, nell’immediata vigilia della sfida col Torino, non può essere questo. Troppo importante fare punti per allontanare ulteriormente Carpi e Frosinone, col vantaggio di sapere già il risultato delle due concorrenti nella lotta salvezza, impegnate entrambe in anticipo contro Roma ed Empoli.
Con la tranquillità di chi deve scendere in campo sapendo il risultato delle dirette inseguitrici, Giovanni Bosi potrebbe giocarsi la carta dell’esordio di Giuseppe Pezzella dal primo minuto. Il terzino napoletano, unico mancino nel ruolo a disposizione con la squalifica di Lazaar, non scenderà in campo con la Primavera nell’incontro di oggi pomeriggio a Santa Flavia, dove i ragazzi passati definitivamente sotto la guida di Francesco Libro sfideranno il Frosinone. Il diciottenne canterano del Palermo è stato provato a Boccadifalco in quella che ha tutti i crismi della probabile difesa titolare: linea a quattro con Morganella a destra, Gonzalez e Andelkovic al centro, e appunto Pezzella a sinistra. Una prova, non definitiva ovviamente, a sostegno del suo possibile inserimento nell’undici di partenza.
L’alternativa a sinistra resta l’adattamento di Rispoli, provato nei minuti finali a Reggio Emilia col Sassuolo, ma ad oggi Pezzella sembra avere convinto Bosi. E col giovane terzino è pronto anche un secondo avvicendamento, ovvero quello tra Goldaniga e Andelkovic. Lo sloveno, che tra le prestazioni insufficienti dell’ex Perugia e il ricorso al turnover sembrava poter trovare spazio già contro i neroverdi, sarebbe in questo modo il centrale di riferimento per Pezzella sul lato mancino. Indubbiamente Bosi appare più propenso ad affiancare il prodotto del vivaio rosanero ad un centrale di maggiore esperienza.
Per quanto riguarda lo schieramento, l’unica novità dovrebbe essere il definitivo sganciamento di Vazquez dal tridente. Non più esterno con licenza di accentrarsi ed inventare, ma trequartista. Novità fino ad un certo punto, d’altronde, considerando la libertà di movimento concessagli da Schelotto nelle ultime quattro partite. Dal 4-3-3 al 4-3-1-2 dunque, a conferma di come il modulo non sia un dogma per Bosi, ma con un nuovo punto interrogativo per la coppia d’attacco. Ad oggi si va con Gilardino-Quaison, puntando sulla duttilità dello svedese, ma i giochi per quelle due maglie restano aperti.