Lo 0-0 casalingo con cui il Palermo ha chiuso contro il Cagliari l’esordio in campionato non ha scatenato le ire di Zamparini: ad affermarlo Cesare Bovo da oggi in ritiro a Coverciano con la Nazionale. “No, stavolta il presidente non si è arrabbiato – ha detto sorridendo il difensore rosanero ricordando la fresca sfuriata del numero uno del club siciliano dopo il ko per 3-2 in Europa League – In fondo col Cagliari abbiamo lottato fino all’ultimo, potevamo vincere, ci è mancato soltanto il gol. E nonostante il ko europeo siamo comunque riusciti a qualificarci alla fase a gironi che è poi quello che conta”. Piuttosto a stupire Bovo è stato altro: “La chiamata di Prandelli, non me l’aspettavo, mi ha davvero colto di sorpresa. Ho già vestito in passato la maglia azzurra, con l’Under 21, ma essere in Nazionale è del tutto diverso. Per ogni giocatore è un sogno, un traguardo bellissimo. A chi dico grazie? A me, al Palermo e all’allenatore Delio Rossi”. Con il quale Bovo s’appresta a vivere un’altra importante stagione: “Importante ma dura, dobbiamo confermarci dopo le buone cose fatte l’anno scorso e non sarà facile, siamo un gruppo con molto talento ma anche giovane. Sulla carta partiamo dietro le grandi però abbiamo tanta voglia di disputare una grande stagione”. Da difensore si ritroverà a duellare con Ibrahimovic: “Io sono contento per il suo ritorno nel campionato italiano. Il Milan, anche senza l’attaccante svedese, era forte, ora lo è di più”.
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