GELA (CALTANISSETTA) – Un vasto incendio a Gela ha interessato un paio di giorni fa una parte dell’area archeologica del Tempio di Demetra. Lo segnalano alcuni lettori di LiveSicilia. Si tratta di un sito poco conosciuto alla città, risalente al V secolo a.C. e scoperto vent’anni fa durante i lavori di realizzazione di una strada. Per proteggere la zona, l’opera fu completata su una struttura sopraelevata allo scopo di ingabbiare e proteggere la nuova scoperta che avrebbe dovuto incentivare l’offerta turistica della città. Invece il sito, che da sempre versa in uno stato di totale abbandono è immerso tra sterpaglie e rifiuti e si trova esattamente ad est di Gela tra la via Tevere e la via Niscemi, proprio alle spalle dello stadio Vincenzo Presti. L’incendio si è sviluppato alle prime luci dell’alba. Alcuni residenti della zona hanno registrato le sequenze del rogo.
Dalle immagini si vede chiaramente come le fiamme avvolgono l’area sovrastante i resti del tempio sacro. Il fuoco alimentato dalla presenza di erbacce e canne ha provocato una densa nube nera che ha impaurito gli abitanti del quartiere che hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco. Le foto scattate dall’altro testimoniano ciò che resta dopo l’incendio. Una distesa annerita dalla quale è possibile scorgere i resti del tempio. Da anni chi abita nelle zone circostanti rivendica l’intervento dell’amministrazione comunale perché la zona venga bonificata e restituita con decoro alla città.
Sui social network è polemica sullo stato di degrado ed abbandono, più volte segnalato nel corso di proteste sempre cadute nel dimenticatoio. “Ecco i resti del tempio di Demetra, scoperto anni fa, quando si decise di costruire la strada e venne demolito il piccolo casello ferroviario, che era diventato una chiesetta molto bella, dove ho fatto la cresima. Li Trovarono oro, tanto oro, statue e tanto altro ancora” scrive Daniela su facebook. Ricordi di un passato glorioso che Gela sembra voler dimenticare. Il giardino esterno in cui insiste l’antico tempio di Demetra insieme con il cavalcavia realizzato per proteggere l’area archeologica lo scorso maggio sono stati affidati dall’amministrazione Fasulo all’associazione gelese “PenZiero Stupendo” che intende realizzare nei 14 mila metri quadrati a disposizione un centro culturale giovanile.