Burocrazia regionale, botta e risposta tra la Cisl Fp e Schifani

Burocrazia regionale, la Cisl Fp a Schifani: faccia le riforme

Il segretario generale Passanisi: basta con le mortificazioni

PALERMO – “Al Presidente della Regione ribadiamo che servono riforme, non le continue mortificazioni”. È così che rispondono, all’ennesimo annuncio del presidente della Regione siciliana, il segretario generale della Cisl Fp Sicilia Daniele Passanisi e il responsabile del dipartimento Enti regionali Fabrizio Lercara.

Ieri il governatore Renato Schifani, da Catania, dove ha assistito ai festeggiamenti per Sant’Agata, ha lasciato intendere ancora una volta di non essere soddisfatto del lavoro di una parte degli attuali dirigenti generali. “Io e i miei collaboratori andiamo a 300 all’ora mentre registro un sistema amministrativo e burocratico che viaggia a 50 all’ora”, le parole di Schifani a Telecolor. Il presidente della Regione ha parlato di “un sistema incrostato” dove “una parte della burocrazia non ha entusiasmo”, aggiungendo: “Certe volte mi sento un marziano”.

“Siamo stanchi di essere periodicamente sbattuti ingiustamente sulle prime pagine dei giornali – sottolineano Passanisi e Lercara – il presidente abbia il coraggio di attivare le riforme necessarie per fare funzionare e rendere attrattiva la macchina amministrativa. Parlare di sciatteria e incrostazioni, come riportato dalla stampa, serve soltanto a mortificare il personale interno e a dare una pessima immagine dell’amministrazione regionale. Non c’è entusiasmo in parte della burocrazia? Si chieda il perché. Anche noi viviamo in un mondo diverso, diverso dal suo, quello fatto dalle mille difficoltà quotidiane che vivono i colleghi e di cui lui non intende occuparsi”.

“Se è a caccia di alibi li cerchi altrove – prosegue la nota -. Noi così non ci stiamo. Abbia il il coraggio di avviare una rivisitazione radicale del sistema. Ribadiamo ancora una volta che se si tarda ad attuare le scelte di governo è perché la macchina amministrativa va profondamente riformata senza le continue logiche di partito che ne pregiudicano il buon funzionamento. Invitiamo ancora una volta il Presidente a visitare gli Uffici e verificare di persona le mille difficoltà quotidiane che vi sono”.

“Sono mesi – proseguono ancora i sindacalisti – che chiediamo di attivare un confronto serio che consenta di rivedere le scelte che non hanno funzionato e che impediscono di avere una amministrazione al passo con i tempi e che possa dare risposte a cittadini e imprese ma questo, è ormai palese, sembra non interessare al Presidente. Non accettiamo queste mortificazioni e chiediamo con forza al Presidente della Regione di aprire un dialogo sui temi più importanti servono riforme, semplificazione, ricambio generazionale, riqualificazione. Noi siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità, lui si assuma le sue. Le nostre ragioni sono quelle di chi, vivendo ogni giorno all’interno degli uffici, conosce le vere problematiche”.


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