PALERMO – “Arriveremo alle primarie e allora sì che ci sarà vera partecipazione”. Antonella Monastra è candidata alla segreteria regionale del Partito democratico per l’area di Pippo Civati, e lo scoglio del 5 per cento – che consentirà ai candidati di arrivare alle primarie del 16 febbraio dopo aver superato la fase delle convezioni regionali – non le sembra affatto alto.
“Alle primarie per la scelta del segretario nazionale – dice la Monastra in conferenza stampa – Civati è andato molto bene, addirittura è arrivato secondo a Palermo e provincia: il cinque per cento non ci spaventa, ma tutte queste regole farraginose sono una finta tutela della democrazia, e in realtà sono meccanismi che determinano un forte controllo all’interno del partito”. Anche per questo, se la Monastra diventerà segretario, il suo primo obiettivo è proprio quello di cambiarle, queste regole. “Devono essere poche e chiare. E devono valere per tutti”.
Tra i punti del suo programma elettorale, poi, uno slogan su tutti: “Cambio genere”. Due parole che hanno una duplice valenza: “Non solo con queste parole voglio far passare il messaggio che (anche visto che sono l’unica donna candidata) le politiche di genere le porto avanti solo io, ma anche che noi ci battiamo per un cambio di genere anche nella politica: una trasformazione che segua le proposte fatte da Fabrizio Barca e Pippo Civati”.
Una candidatura, quella della consigliera comunale del Pd di Palermo, che aspira a raccogliere l’elettorato del Pd “che vuole cambiare, che ha malessere, per dimostrargli che sappiamo ascoltarlo”. Perché “bisogna aprire porte e finestre di questo partito, e far entrare la gente vera”. Certo, un prezzo, le primarie lo pagheranno: “Il governo ha molto deluso, e il presidente della Regione è un esponente del Pd”. Per questo, potrebbe esserci un calo di partecipazione, ma la Monastra fa un appello agli elettori: “Noi rappresentiamo il vero elemento di novità nel panorama generale: cambiate la logica della politica”.