PALERMO – Chiudere il campo rom della Favorita entro dicembre, abbattere le baracche abusive man mano che si spostano le famiglie, trovare una sistemazione a 113 persone senza scatenare proteste e mal di pancia. E’ questo il programma del comune di Palermo, dopo il sequestro dell’area da parte della magistratura. Un tema, quello dei rom, molto sentito in città e che continua ad agitare la politica cittadina.
Oggi se ne è parlato anche in consiglio comunale, alla presenza dell’assessore alle Attività sociali Giuseppe Mattina. “Entro questa settimana le prime quattro famiglie lasceranno il campo – ha detto Mattina – e abbiamo controllato che nessuno nel frattempo si sia intrufolato. Le baracche saranno man mano abbattute e speriamo di poter dismettere il campo completamente anche prima del 31 dicembre, restituendo l’area alla città”. Ieri le ruspe hanno iniziato a ripulire la zona, abbattendo alcune costruzioni vuote, mentre alla Rap toccherà il compito di portare via i rifiuti speciali.
L’assessore ha precisato che non ci saranno corsie preferenziali, così come ai rom non andranno case destinate all’emergenza abitativa bensì quelle con fini sociali che dovrebbero essere assegnate ad associazioni (ma solo per chi è già in lista). Le famiglie potranno, in alternativa, ricevere un contributo all’affitto o ricongiungersi con parenti all’estero.
“Sacrosanto lo sgombero, ma chi da 27 anni sceglie di vivere senza rispettare le regole del nostro Paese, non pagando quanto previsto persino dal nostro regolamento comunale, non merita nulla”, dice Sabrina Figuccia. “Da tanto, troppo tempo, centinaia di famiglie palermitane attendono con ansia una casa dove abitare, una lista che si allunga ogni giorno di più – continua l’esponente del Misto – Nonostante abbia a disposizione decine di appartamenti, soprattutto confiscati alla mafia, il Comune non riesce a dare una risposta celere a queste persone. E adesso qualcuno pensa anche di scavalcare chi da anni attende fiducioso, dando priorità a chi ha già dimostrato in questi lunghi anni di sapere chiedere solo diritti, senza invece porsi il minimo problema di rispettare anche i propri doveri. E se da un lato questi soggetti non hanno manifestato alcun interesse nel rispetto delle più semplici regole di convivenza sociale, e per questo vanno denunciati, dall’altro esistono delle responsabilità da parte di chi avrebbe dovuto pretenderne il rispetto. Questo mi induce a ritenere non opportuna l’assegnazione di immobili del Comune che, verosimilmente, verrebbero gestiti proprio come il campo della Favorita”.