Canadair precipitato sull'Etna: le ipotesi al vaglio degli inquirenti - Live Sicilia

Canadair precipitato sull’Etna: le ipotesi al vaglio degli inquirenti

La procura ha avviato l'inchiesta. Sul posto i tecnici per i rilievi. Continuano le ricerche dei dispersi.
LA TRAGEDIA
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CATANIA – Forse uno stallo d’ala dovuto a una manovra sbagliata oppure un volo a quota troppo bassa. Sono queste le due ipotesi su cui si sta lavorando per ricostruire le cause del tragico incidente accaduto, ieri, a un Canadair che operava per spegnere un incendio scoppiato sul monte Calcinera, in zona Linguaglossa, sul versante nord etneo. Il velivolo, dopo aver fatto un lancio d’acqua, ha urtato un costone del rilievo, è precipitato e all’impatto con il suolo è esploso. Ancora dispersi i membri dell’equipaggio, un ex pilota dell’Aeronautica militare lombardo di 58 anni e un pilota salernitano di 62. 

Da ieri la Protezione Civile, i vigili del fuoco e i Forestali sono impegnati nelle loro ricerche. Col passare delle ore sono quasi nulle le speranze di trovarli in vita. Il Canadair è della società internazionale Babcock che effettua servizi antincendio per i vigili del fuoco. La società ha annunciato di avere aperto un’ inchiesta sull’incidente. Indaga anche la Procura di Catania, che ha inviato dei tecnici sul posto. 

“Sgomento e profondo dolore” per il grave incidente aereo avvenuto ieri sul Monte Calcinera sono state espresse in una nota dall’Unione territoriale del lavoro e dalla federazione provinciale Trasporto aereo della Ugl di Catania. I segretari dei sindacati, Giovanni Musumeci e Mario Marino, si dicono “vicini alle famiglie ed ai colleghi dei due esperti piloti tragicamente dispersi nello svolgimento di un servizio in favore della comunità intera per la protezione dell’ambiente e del territorio”. Musumeci e Marino esprimono inoltre solidarietà alla Protezione civile ed al Corpo forestale della Regione Siciliana “confidando nell’operato della magistratura e degli inquirenti affinché vengano accertati sia la dinamica dell’accaduto, che le eventuali responsabilità legate all’ennesimo incendio per cui è stato necessario l’invio dei Canadair”.

“E’ chiaro – conclude la nota – che si tratta ancora una volta di un incidente sul lavoro che la nostra provincia si trova a commentare inerme nel giro di pochi mesi nel 2022 ed oggi è più che mai non procrastinabile un intervento forte e determinato delle istituzioni governative sul tema”. 


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