Il canone Rai aumenta: come si paga, quanto costa e come disdirlo

Il canone Rai aumenta: come si paga, quanto costa e come fare disdetta

Scadenze, esenzioni e categorie interessate
curiosità
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Dal primo gennaio 2025, il canone Rai potrebbe tornare a 90 euro, riportandosi al livello del periodo 2017-2023, dopo la riduzione temporanea a 70 euro nel 2024. Nonostante le rassicurazioni del Ministro dell’Economia, sull’approvazione della Legge di Bilancio 2025 e su una possibile riduzione graduale del canone, l’aumento sembra inevitabile. Anche se potrebbe esserci un intervento dell’ultimo minuto in Parlamento, al momento non ci sono certezze riguardo a una riduzione.

Ritorno al canone Rai a 90 Euro nel 2025

Con la Legge di Bilancio 2025, il costo del canone Rai tornerà con alta probabilità a 90 euro, recuperando i 430 milioni di euro persi nel 2024 grazie alla tariffa ridotta. L’obiettivo della RAI è mantenere un’entrata stabile fino al 2027 e rivedere i costi interni per contenere le spese. Il ripristino del canone a 90 euro contribuirà a garantire circa 1,9 miliardi di euro, coinvolgendo oltre 20 milioni di italiani.

Esenzioni dal canone Rai 2025: scadenze e categorie interessate

Le esenzioni dal canone Rai 2025 variano a seconda delle categorie. I cittadini che non possiedono un apparecchio televisivo possono richiedere l’esenzione tra il primo di luglio 2024 e il 31 gennaio 2025 per l’intero anno; se presentata tra il 1° febbraio e il 30 giugno 2025, l’esenzione sarà valida solo per il secondo semestre. Gli over 75 con reddito inferiore a 8.000 euro possono ottenere l’esenzione completa per l’anno o per il secondo semestre in base alla data del loro compleanno. Per i membri delle Forze Armate Italiane e NATO, diplomatici, agenti consolari e rivenditori TV, l’esenzione è disponibile in qualsiasi momento.

Come disdire il canone Rai

Esistono varie modalità per disdire il canone Rai nel 2025. Chi non possiede una TV può farlo attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando credenziali SPID, CIE, CNS, oppure tramite intermediari autorizzati. In alternativa, è possibile inviare la richiesta per posta, con raccomandata senza busta, all’Agenzia delle Entrate di Torino. Per gli over 75 con reddito inferiore a 8.000 euro, la disdetta può avvenire anche tramite posta raccomandata o PEC. Le categorie speciali, come diplomatici e militari stranieri, possono inviare una dichiarazione sostitutiva sempre tramite posta raccomandata.

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