CATANIA – Arriva l’iniziativa del vicepremier e ministro Matteo Salvini, che ha convocato per domani, martedì 25 luglio, un tavolo al Mit per affrontare il dossier dell’aeroporto di Catania. Sono stati invitati tutti i soggetti interessati. Così una nota del Mit.
Il ministro Urso scrive a Sac ed Enac
“Come preannunciato nella giornata di ieri, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ha trasmesso oggi una lettera alla Società Aeroporto Catania (Sac) e ad Enac per sollecitare precise informazioni relative ai piani di ammodernamento dello scalo aeroportuale di Catania e sulle tempistiche di riapertura dopo l’incendio che ne ha compromesso l’utilizzo. Il ministro Urso – si legge in una nota – ha condiviso i contenuti della lettera con il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini,che ha annunciato di voler convocare un tavolo con tutti i soggetti interessati alla gestione dell’aeroporto di Catania”.
Il ministero della Difesa
“La Difesa è e resta al servizio dei cittadini e della Nazione, soprattutto in situazioni di difficoltà come questa. Preferiamo operare in silenzio e senza clamore, ma è doveroso segnalare lo sforzo che l’Aeronautica e il suo personale stanno fornendo”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sugli sforzi messi in campo per la situazione dell’aeroporto di Catania. Sono terminati i primi sopralluoghi tecnici da parte di esperti logistici della Difesa per fronteggiare l’emergenza che sta colpendo l’Aeroporto di Catania Fontanarossa.
Paita: “Si poteva fare prima”
“Dopo quasi dieci giorni dall’incendio all’aeroporto di Catania, finalmente il ministro Salvini ha convocato il tavolo con tutti i soggetti interessati. Bene, ma non si poteva fare prima?”. Lo chiede la coordinatrice nazionale di Italia Viva Raffaella Paita. “Sono stati giorni interminabili tra disagi, tira e molla, notizie contraddittorie. Non si sarebbe potuto risparmiare tutto questo ai viaggiatori intervenendo prima? Per non parlare dell’imbarazzante rimpallo di responsabilità tra Salvini, Urso e il governatore siciliano Schifani. Uno spettacolo di cui avremmo fatto volentieri a meno”, conclude la senatrice Paita.