PALERMO- La tragedia del giorno di Ferragosto a Capaci – davanti a decine di persone – si è compiuta in pochi minuti. Le vittime sono due uomini dello Sri Lanka, due fratelli, di 44 e 38 anni. Un terzo uomo è stato salvato dai bagnanti.-
La dinamica. Secondo la prima ricostruzione, i tre extracomunitari stavano facendo il bagno, ma il mare diventato improvvisamente mosso, a causa del vento, li ha messi in difficoltà. L’uomo di 44 anni è stato travolto dalle onde, il fratello ha tentato di salvarlo ma non ce l’ha fatta ed è andato sotto pure lui. Il terzo è stato salvato dai bagnanti che sono intervenuti dopo avere visto quello che stava succedendo.
E’ stato recuperato questa mattina il cadavere di Nanpha-Kumar Lawranes, 38 anni, il bagnante dello Sri Lanka annegato ieri pomeriggio nelle acque di Capaci insieme al fratello. I due non sono annegati per il ribaltamento di un gommone com’era stato detto inizialmente ma mentre nuotavano nel mare agitato. Il corpo e’ stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco.
Il corpo del fratello di 44 anni Thavezthu-Kumar Lawranes era stata ritrovato già ieri. Dal momento della tragedia hanno lavorato incessantemente alle ricerche gli uomini della Capitaneria di Porto e i pompieri. Le indagini sono condotte dagli uomini della Guardia Costiere e dai carabinieri di Carini.
Secondo quanto accertato i due si erano buttati in acqua sfidando il mare forza 4. Non erano riusciti a raggiungere la riva e sono morti. Un terzo uomo è stato salvato dall’intervento di bagnanti e degli uomini della Capitaneria. Inizialmente alcuni amici dei due fratelli morti, che lavoravano come camerieri, sarebbero entrati in acqua a bordo di un piccolo canotto. La zona dove è avvenuta la tragedia è un tratto di spiaggia libera molto distante dai lidi assegnati dall’amministrazione comunale, dove non c’è nessun servizio di salvataggio. “A nome mio personale e della città partecipo al grande dolore dei familiari e della intera comunità Tamil”, ha scritto su Twitter il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.