PALERMO – Le tagliò la gola davanti al figlio di 14 anni. Poi infierì sulla donna sfregiando il suo volto con dell’acido. Diventa definitiva la condanna all’ergastolo inflitta a Marco Ricci per l’omicidio dell’ex moglie Anna Scavo, avvenuto nel giugno del 2019. Aveva 37 anni.
La vittima stava lavorando in un negozio di scarpe, in Corso Italia a Carini, quando fu colpita a morte con un taglierino alla giugulare. Fu lo stesso Ricci a chiamare i carabinieri, ma si fece trovare barricato dentro il negozio.
La difesa ha provato senza successo a sostenere la testi dell’incidente al termine dell’ennesima lite. Ed invece è stato un delitto premedita e pianificato. Dopo la separazione del 2018 i rapporti erano rimasti tesi. L’uomo disse di avere agito per proteggere il figlio che si trovava con lui. Raccontò che l’ex moglie impugnava il taglierino e nel tentativo di strapparglielo sarebbe partito il fendente mortale. Ed invece fu Ricci, 45 anni, a portare con sé non solo l’arma del delitto, ma anche una siringa con dell’acido le cui tracce furono trovate nel volto e nella gola della povera vittima.
L’imputato dovrà anche risarcire i genitori e il fratello della vittima, parte civile al processo con l’assistenza dell’avvocato Giulio Bonanno.