PALERMO – Il gip di Palermo ha confermato la custodia cautelare in carcere per le sei donne arrestate giovedì scorso nell’inchiesta sui maltrattamenti agli anziani ospiti della casa di riposo “Bell’Aurora” di via Emerico Amari a Palermo.
Il giudice ha respinto le richieste di scarcerazione avanzate dai difensori delle indagate.
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L’inchiesta, condotta dal nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia finanza e coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Anna Battaglia, ha retto al primo vaglio del giudice. Davanti al giudice Fabio Pilato c’è stata la confessione della principale indagata, Maria Cristina Catalano. La donna, difesa dall’avvocato Maurizio Piazza, ha detto non non essersi neppure resa conto del male che ha provocato alle vecchiette. Le riprese e le intercettazioni erano inequivocabili.
Le indagate sono accusate a vario titolo di maltrattamenti agli anziani ospiti della struttura, di bancarotta fraudolenta per una serie di fallimenti pilotati della società che gestisce la casa di cura, riciclaggio ed autoriciclaggio.
Pene esemplari
sig giudice si comporti come se ci fosse stato anche la sua mamma in quel lager devono rimanere in carcere.
“Restano in carcere le sei donne arrestate nel blitz”……….SCUSATEMI, LA DOMANDA NASCE SPONTANEA………..MA DOVE DOVEVANO STARE ?
a casa come tutti i mafiosi che stanno scarcerando.
Chi è vittima non gli resta che piangere.
A breve saranno scarcerate, come sempre e come tutti.
Hanno fatto bene a chiamarlo “LAGER”…
Paragone azzeccato…
Anche il giudizio finale, dovrebbe essere come il processo di Norimberga contro i criminali..