Casertana-Catania: tafferugli | Tifosi etnei distruggono auto - Live Sicilia

Casertana-Catania: tafferugli | Tifosi etnei distruggono auto

Nonostante gli scontri, non si sono registrati feriti. Poliziotto costretto a sparare colpo in aria.

CASERTA –  Un colpo di pistola sparato in aria da un poliziotto per disperdere un gruppo di tifosi del Catania pronti allo scontro, sei supporter della Casertana denunciati per possesso di spranghe di plastica e ferro, tentativi di aggressione contro avversari e polizia con veri e propri agguati: è il bilancio della partita di Lega Pro tra Casertana e Catania, giocata ieri sera nello stadio Pinto di Caserta. Alla fine della serata, grazie anche al dispositivo di sicurezza predisposto dalla Questura, nessun tifoso è rimasto ferito, ma la situazione sarebbe potuta degenerare come accadde alcuni anni fa allo stadio Olimpico di Roma durante il derby Roma-Lazio, quando il match fu sospeso per la notizia falsa di una persona morta fuori allo stadio; anche ieri sera, si erano diffuse voci all’interno del Pinto, poi rivelatesi completamente false, di tifosi catanesi e napoletani, quest’ultimi gemellati con i siciliani e ostili ai fan della Casertana, che fuori all’impianto stavano danneggiando le auto scontrandosi con tifosi di casa. Alcune decine di tifosi locali ha provato anche ad uscire dallo stadio ma è stato bloccato dalle forze dell’ordine. “Tutti i tifosi casertani coinvolti – spiega il dirigente della Digos Enzo Palmiero, durante la conferenza stampa tenutasi oggi alla Questura di Caserta – saranno destinatari del daspo e nei prossimi giorni con la Questura di Catania identificheremo anche i tifosi del Catania che hanno accerchiato i due agenti in borghese della Digos nei pressi dello stadio, uno dei quali costretto a sparare”. A fianco dei catanesi, hanno accertato gli uomini della Digos, è comunque giunto anche qualche tifoso del Napoli, mentre i casertani erano affiancati dai tifosi della Ternana con cui sono gemellati.

Il primo episodio di intemperanza è avvenuto quando il match tra Casertana e Catania era iniziato da poco, protagonista un gruppetto di circa 25 tifosi siciliani giunto a Caserta con due pullmini e un’auto, ma in modo autonomo rispetto al convoglio di bus formato da 130 fan catanesi scortato dalla Polizia già dall’uscita dell’autostrada. Il gruppo è stato intercettato in via Roma, è poi rimasto imbottigliato nel traffico cittadino. Ad alcune centinaia di metri dallo stadio i tifosi sono scesi accerchiando un’auto civetta della Digos, a poca distanza c’erano tifosi della Casertana; il contatto non c’è stato solo perché quando un agente ha sparato un colpo in aria quando si è visto accerchiato dai tifosi siciliani pronti all’aggressione. C’è stato un fuggi fuggi e panico tra gli automobilisti fermi nel traffico. Poco dopo la polizia ha sequestrato vicino allo stadio, nei pressi di una scuola media, spranghe di ferro e plastica. A fine partita i tifosi casertani hanno cercato lo scontro con i fan ospiti: due di loro sono stati fermati mentre erano in auto all’esterno dello stadio in attesa dell’uscita dei catanesi; sono stati perquisiti dalla polizia e trovati in possesso di spranghe, quindi denunciati. Un altro gruppo di fan di casa ha invece intercettato il convoglio dei tifosi catanesi nella frazione di Tuoro; sei supporters locali hanno così accerchiato un’auto della Digos prendendola a calci e pugni, quindi sono stati inseguiti dagli agenti; due sono riusciti a fuggire, altri quattro sono stati bloccati e denunciati. Tra questi c’era anche una persona già colpita da Daspo perché coinvolto nel tentativo di aggressione ai tifosi della squadra di basket di Roma avvenuto lo scorso anno a Capua prima del match contro la Pasta Reggia Caserta. Dopo gli episodi di ieri c’è preoccupazione per il derby con il Benevento in programma a Caserta tra due settimane. “In questi anni i tifosi della Casertana hanno dimostrato maturità – dice il capo della Digos Palmiero – siamo convinti che con il Benevento il match sarà tranquillo come avvenne lo scorso anno”.


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