Caso “Barbera", la lunga attesa |Tifosi aggrappati al “sì” del Tar - Live Sicilia

Caso “Barbera”, la lunga attesa |Tifosi aggrappati al “sì” del Tar

Si attende il verdetto sul ricorso per Palermo-Samp: con esito positivo, via alla vendita dei biglietti.

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PALERMO – La città freme e aspetta il verdetto del Tar. Impensabile, anche dopo il successo col Frosinone, che il conto alla rovescia per la sfida con la Sampdoria fosse così sentito in casa Palermo. Il divieto di vendita dei biglietti, di fatto, ha creato un clima di attesa insperato per tutto l’ambiente. Se da un lato l’indifferenza nei confronti della squadra era già stata accantonata da tempo, dall’altro non ci si aspettava una tale vicinanza, soprattutto dopo il successo del Carpi contro l’Empoli. Il senso di ingiustizia provato dalla tifoseria e dalla società dopo la contestata vittoria della diretta concorrente per la salvezza, però, si è acuito dopo la decisione del Prefetto di aprire il “Renzo Barbera” ai soli abbonati. L’effetto principale è stato quello di provocare la protesta (espressa quasi totalmente tramite i social network) di chi, domenica, vorrà sostenere il Palermo.

Per sapere se e quando presentarsi al botteghino, ormai, è questione di ore. Il Tar avrebbe dovuto decidere nella giornata di ieri, ma i giudici hanno deciso di prendere altre ventiquattr’ore per analizzare meglio la documentazione presentata dal club per il ricorso. Tra i vari elementi su cui il Palermo fa affidamento troviamo la condotta della tifoseria negli anni passati (fino, ovviamente, alla famigerata sfida con la Lazio) e l’unico episodio considerabile alla stregua di un precedente, ovvero le limitazioni per la Curva Pisani in Atalanta-Chievo dell’ultima giornata di campionato. Anche in quel caso l’ordinanza che vietava l’accesso ai non abbonati era stata ratificata dalla Prefettura, ma la società bergamasca è riuscita a ribaltare la decisione con la mediazione del Coni e del Ministero degli Interni.

Il Palermo non ha potuto percorrere altre strade se non quella del ricorso d’urgenza al Tar, nella speranza di un esito analogo. Certo, pesano i recenti avvenimenti nell’ultima partita disputata a porte aperte e la richiesta giunta all’Osservatorio direttamente dal questore di Palermo, ma tutta la tifoseria sprovvista di abbonamento si augura un segnale di buon senso da parte delle istituzioni. Perché un provvedimento del genere, oltre a non scongiurare il pericolo di eventuali scontri, rappresenta di fatto un unicum nella storia del calcio italiano. Per non parlare del calcio a Palermo, dove la prima partita a porte chiuse nella storia del club si è disputata solamente nel 2016, contro l’Atalanta. Tutti fattori che in società sperano possano far pendere l’ago della bilancia dalla propria parte.

Il vero dubbio riguarda l’impossibilità di trovare una conciliazione. O si prosegue con le misure imposte dalla Prefettura, o si ribalta tutto. Perché una via di mezzo, a due giorni dalla partita, non può esserci: impossibile, ormai, vietare la trasferta ai tifosi della Sampdoria; mentre provvedimenti restrittivi più “morbidi” appaiono impensabili. Intanto Palermo e il Palermo aspettano, con ansia, fino alla decisione del giudice. Se dovesse arrivare un esito positivo, i botteghini saranno riaperti già questo pomeriggio. Se la voce dei tifosi sul web avrà seguito anche per le strade, ci sarà da attendersi un bel po’ di movimento da qui a domani.


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