PALERMO – Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone inviterà tutti i deputati siciliani a un incontro, previsto per il prossimo 29 novembre, sul “caso trivelle” in Sicilia. Ma non solo. Quell’incontro sarà l’occasione per verificare l’iter della legge voto approvata dall’Ars a febbraio e che prevede la modifica dell’articolo 36 dello Statuto in merito alle imposte di produzione. La decisione verrà ufficializzata dalla prima carica del parlamento siciliano nel corso della seduta d’Aula che inizierà alle 16.
Stamattina, però, della vicenda si è discusso già in commissione Attività produttive, alla presenza, tra gli altri, anche del deputato nazionale del Movimento cinque stelle Riccardo Nuti. Il presidente della commissione Attività produttive Bruno Marziano ha un po’ smorzato la portata della polemica, che anche ieri è stata oggetto di alcuni interventi del presidente della Regione Crocetta in conferenza stampa. “Anche sulla base di alcune notizie di stampa – ha detto Marziano – era sorto il dubbio che l’accordo sottoscritto a giugno sulle estrazioni nei mari siciliani potesse in qualche modo ledere l’autonomia dell’Assemblea regionale. Sembrava quasi che una parte di quell’accordo si traducesse in un ricatto: se l’Ars aumenta le royalties, l’Eni avrebbe ostacolato la ricollocazione del personale’. Mi sembra che questi dubbi però possano essere fugati”. Dubbi che invece sono ancora tutti lì, secondo i parlamentari del Movimento cinque stelle, che si sono presentati numerosi in commissione (Giancarlo Cancelleri, Matteo Mangiacavallo, Claudia La Rocca, Angela Foti). Secondo Cancelleri, il protocollo d’intesa è solo un “regalo” fatto ad Assomineraria. E i grillini hanno ricordato la recente votazione dell’Ordine del giorno all’Ars che impegna il governo a bloccare l’accordo. Un’ipotesi già scartata ieri dal presidente della Regione: “Gli ordini del giorno e le mozioni non possono scavalcare le leggi”, ha detto Crocetta.
Il presidente della commissione Marziano non ha usato gli stessi toni, ma ha invitato al “dialogo”: “Ho grande rispetto – ha detto – per un atto come quello, votato dal parlamento. Ma vorrei ricordare che l’Odg è stato approvato in assenza, oltre che mia, del presidente Crocetta e dell’assessore Vancheri . Invito, semmai, a chiedere un intervento in Aula del governo, nei prossimi giorni, per sviscerare definitivamente la questione”. “L’accordo con Assomineraria – ha replicato l’assessore Linda Vancheri – non è mai entrato in una fase operativa. Non c’è stato alcun intervento rispetto al passato. Domani incontreremo Enimed, Erminio ed Edison, le uniche società chiamate in causa in questa vicenda, perché hanno deciso di individuare una propria sede legale in Sicilia”.
Ma le posizioni sul tema “trivellazioni” sono davvero variegate e trasversali. “Non comprendo perché – ha dichiarato ad esempio il deputato di Forza Italia Giuseppe Milazzo – in questo momento di grande difficoltà in cui versa la Sicilia, per quanto riguarda posti di lavoro e nuovo gettito per la cassa regionale, dovremmo fermare un’operazione di tale importanza. Le trivellazioni dei giacimenti petroliferi daranno posti di lavoro e una boccata d’ossigeno alle casse regionali in rosso”. “Per quanto riguarda gli aspetti politici – continua Milazzo – non mi pare di avere affrontato la questione al Coordinamento regionale forzista, francamente non comprendo questa linea politica di andare sempre dietro al Movimento 5 stelle che, a mio modo di vedere, porta avanti una linea disfattista per solo spirito di contraddizione. In Aula – conclude il deputato forzista – mi schiererò con coloro i quali porteranno avanti strategie e politiche di sviluppo, creazione di posti di lavoro e nuove entrate per la Regione, nel rispetto, comunque, di regole chiare che salvaguardino si il territorio ma anche e soprattutto il futuro della Sicilia”.