NEY YORK – Per sposarsi speravano nell’abolizione del Doma (Defence of Marriage Act) e quando la Corte Suprema degli Stati Uniti l’ha abrogato mercoledì scorso, non hanno aspettato più e, trovandosi già a New York, hanno celebrato le nozze l’indomani. Sono Giuseppe Catanzaro, siciliano di 22 anni, e Sean Kirkpatrick, militare statunitense di 30, che per festeggiare l’hanno comunicato alla rete dell’Arcigay, rendendolo pubblico oggi, giorno dell’orgoglio omosessuale. “Mi sembrava doveroso annunciarvi – scrive Giovanni in una e-mail di giovedì – che io e Sean siamo sposati da circa 2 ore. Il matrimonio è avvenuto presso il Marriage Burial di New York City. Io e Sean ci siamo conosciuti a Catania nel 2011. Io ero da poco uno studente di Medicina, coinvolto in mille attività con i Gd e il Pd catanesi. Sean era stato assegnato da poco presso la base di Sigonella in Catania. Ci siamo innamorati e circa 2 mesi dopo la nostra conoscenza abbiamo scelto di convivere”. Per due anni, “abbiamo coinvolto il capitano della base locale e i più alti gradi delle forze armate” per ricevere l’autorizzazione al matrimonio, affrontando “le insicurezze che il Defense of Marriage Act ha creato nel corso di 17 anni, entrando violentemente nelle vite di ogni gay statunitense”. Ma mercoledì scorso la Corte Usa ha abrogato quella legge che impediva il riconoscimento federale delle nozze gay celebrate nei 12 stati che lo consentono, negando ben “1.132 diritti federali alle coppie dello stesso sesso, tra cui la possibilità di richiedere la cittadinanza”. Così adesso la coppia appena sposata vive “a Catania, ma nel mese di novembre, quando riceverò la ‘green card’ – commenta Giovanni – ci trasferiremo a New York City”.
Per sposarsi speravano nell'abolizione del Doma (Defence of Marriage Act) e quando la Corte Suprema degli Stati Uniti l'ha abrogato non hanno aspettato più. (nella foto Giuseppe e Sean)
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