Catania, 41 anni dopo l’assassinio: il ricordo di Pippo Fava - Live Sicilia

Catania, 41 anni dopo l’assassinio: il ricordo di Pippo Fava

Il giornalista e scrittore fu ucciso dalla mafia
L'ANNIVERSARIO
di
3 min di lettura

La sera del 5 gennaio 1984 veniva assassinato a Catania Pippo Fava, 59 anni, giornalista, scrittore e autore di testi teatrali. Dopo lunghe e tormentate indagini, la vicenda giudiziaria per quel delitto di stampo mafioso si è conclusa nel 2003, quando l’ultimo processo è arrivato in Cassazione.

I giudici della Suprema corte hanno condannato il boss Nitto Santapaola e Aldo Ercolano all’ergastolo e Maurizio Avola a sette anni con il patteggiamento.

“Tutta l’attività di Pippo Fava resta come esempio di grande giornalismo, una lezione per tutti giovani e meno giovani a cui deve guardare chi fa questo mestiere” commenta la segreteria di Assostampa Sicilia.

Una delegazione di Assostampa Catania guidata dal segretario provinciale Filippo Romeo sarà presente alla commorazione organizzata nel pomeriggio davanti alla lapide che ricorda il giornalista ucciso.

Il ricordo di Trantino

A ricordare Pippo Fava è il sindaco di Catania Enrico Trantino: “A distanza di tanti anni dalla sua uccisione, la città di Catania ricorda con emozione l’impegno meritorio per la legalità e la lotta alla criminalità organizzata, di un valoroso giornalista e scrittore, che seppe coniugare il rigore informativo con quello della denuncia di tanti mali della Sicilia e di Catania, nell’interesse della verità e della giustizia”.

“Sono rimasti un monito indelebile – continua Trantino – a memoria futura anche per le nuove generazioni, le sue denunce del malaffare e lo sfruttamento delle risorse pubbliche per interessi illeciti, descritte con impareggiabile coraggio nelle battaglie civili di cui si è reso protagonista con i suoi scritti, ancora di grande attualità”.

Al presidio cittadino promosso nel pomeriggio sul luogo dell’agguato di 41 anni fa dove una lapide lo ricorda, l’amministrazione comunale è stata rappresentata dal vicesindaco Paolo La Greca che ha deposto un mazzo di fiori in memoria di Fava.

Cracolici: “Fava, un siciliano autentico”

Un ricordo di Fava è espresso da Antonello Cracolici, presidente della commissione regionale antimafia: “Giuseppe Fava era un giornalista coraggioso, un uomo di cultura, un siciliano autentico. L’agguato mafioso nel quale 41 anni fa ha perso la vita non cancella la memoria di ciò che è stato e di quello che ha fatto per contribuire a rendere più libera la nostra Sicilia”.

Rando (PD): “Per sempre grati”

Dell’anniversario parla anche Enza Rando, senatrice e responsabile Legalità del Partito Democratico, che parte da una citazione proprio di Fava: “‘Io vorrei che gli italiani sapessero che non è vero che i siciliani sono mafiosi. I siciliani lottano da secoli contro la mafia.’ Lo diceva Pippo Fava nell’ultima intervista rilasciata a Enzo Biagi prima di essere ucciso da Cosa nostra il 5 gennaio 1984, 41 anni fa”.

“Fava era un intellettuale – prosegue Rando – scrittore, giornalista, direttore de I Siciliani, che con coraggio denunciava i meccanismi di potere della criminalità organizzata e i suoi legami con le istituzioni infedeli della Repubblica e con i vertici economici dello Stato”.

“C’è un’intera generazione – dice ancora Rando – di cui anche io faccio parte, che è cresciuta con la profondità delle sue analisi e con l’esempio del suo impegno e coraggio. Gli saremo per sempre grati. Nell’anniversario del suo omicidio, ne ricordiamo il sacrificio e siamo vicini alla sua famiglia, che ancora oggi rinnova la memoria tramite la Fondazione Giuseppe Fava a lui dedicata”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI