Catania, aggressione ai vigili: chiuso per 10 giorni un bar in piazza Addamo

Catania, aggressione ai vigili: chiuso per 10 giorni un bar in piazza Addamo

I fratelli Giuseppe Domenico e Lucio Lombardo sono attualmente in carcere

CATANIA – Eseguito il provvedimento con il quale il Questore di Catania, Giuseppe Bellassai, ha disposto la sospensione dell’attività di un bar nei pressi di piazza Sebastiano Addamo per 10 giorni sulla scorta dei fatti del 10 ottobre.

I fatti

I fratelli Giuseppe Domenico e Lucio Lombardo, di 37 e 33 anni, sono infatti ritenuti responsabili dell’aggressione ai danni dei due agenti della polizia locale e di Roberto Tudisco, gestore del ristorante “Il Bell’Antonio”.

I Lombardo sono rispettivamente marito e cognato della titolare del bar finito nel mirino del Questore. Dalle indagini di agenti della polizia amministrativa e sociale sarebbe emerso però che “entrambi i fratelli sono di fatto i gestori dell’esercizio pubblico sospeso”.

Secondo il personale di polizia “quanto accaduto non costituisce un episodio isolato. Ma si colloca nell’ambito di una serie di condotte di minacce e molestie che si protraggono da tempo da parte dei due uomini nei confronti dell’attività di ristorazione attigua”.

Da quanto risulta al nostro giornale, gli screzi tra Tudisco e i due fratelli andavano avanti da almeno due anni. Per questo motivo, sulla scorta di varie denunce circa presunte vessazioni e il presunto reato di estorsione, il gip Luca Lorenzetti – la notizia è trapelata ieri – ha disposto la misura della custodia in carcere.

Le denunce del 2022

Queste ultime indagini – nello specifico – erano state avviate dopo la denuncia-querela presentata nell’agosto 2022 dai titolari di due esercizi commerciali situati nel centro storico di Catania e avrebbero dovuto fatto emergere intimidazione da parte degli indagati per ottenere lo spazio pubblico antistante il loro bar, in maniera esclusiva, nonostante il permesso fosse stato rilasciato alle persone aggredite.

Le indagini, basate anche su video di sistemi di sorveglianza, hanno fatto luce su episodi violenti e minacce che non sarebbero stati occasionali, ma costanti e ripetuti nel tempo, culminate il 10 ottobre con l’aggressione a due vigili urbani e ai due ristoratori, conclusosi con l’arresto in flagranza dei due.

Gli arresti

I due erano stati già stati arrestati la notte del 10 ottobre per le violenze ai due vigili. Nell’udienza di convalida erano stati però decisi i domiciliari per Giuseppe Domenico e l’obbligo di dimora per Lucio.

A novembre sarà celebrato il giudizio per direttissima, che è previsto esclusivamente per l’aggressione ai due vigili. I Lombardo dovranno rispondere di violenza e minaccia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale, lesioni personali e minacce.

Il giudizio sulle violenze al ristoratore, sebbene i fatti siano gli stessi, seguirà un altro iter. Altro capitolo è il procedimento che riguarda le denunce che hanno portato alla recente carcerazione per le presente vessazioni.

Le misure del Questore

Nei confronti dei due fratelli il Questore aveva già disposto l’applicazione della misura di prevenzione personale del Dacur, il cosiddetto Daspo Willy, in forma estesa e per la durata di tre anni . Provvedimento che vieta di accedere o di stazionare nelle immediate vicinanze dei pubblici esercizi e dei locali di pubblico trattenimento presente nel territorio dell’intera provincia.


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