CATANIA. Il pg Angelo Busacca non fa sconti. Per Concetto Bonaccorsi ha chiesto alla Corte d’Appello di Catania di ribaltare la sentenza d’assoluzione del gup e di condannarlo a 20 anni di reclusione. È stato il cuore della parte conclusiva della requisitoria del sostituto procuratore generale nel processo d’appello ‘Tricolore’. Sulla posizione del figlio del capo bastone della famiglia mafiosa dei ‘Cappello-Carateddi’ Ignazio Bonaccorsi e nipote omonimo dell’ex reggente oggi pentito Concetto, Busacca ha inoltre depositato una corposa memoria a sostegno dell’appello del pm che aveva impugnato l’assoluzione. L’inchiesta quando è scattata ha documentato una singolare gestione del traffico di droga nel rione San Leone di Catania. Principalmente in Corso Indipendenza. I clan dei ‘Carateddi’ e i Cursoti-Milanesi avevano deciso di ‘spartirsi’ il territorio dello spaccio issando le bandiere che definivano i confini della ‘piazza’. Da una parte, per i Cappello, sventolava la bandiera americana (con la gestione di Lorenzo Cristian Monaco), dall’altra i colori del Milan per i ‘picciotti’ del boss dei ‘Cursoti’ Rosario Pitarà (Saretto u furasteri) deceduto da qualche anno.
Per il pg dunque non ci sarebbero dubbi sul ‘ruolo’ di Concetto Bonaccorsi all’interno del clan. Le indagini, i verbali dei pentiti e anche l’escussione del nuovo collaboratore Carmelo Liistro (ex fedele di Massimiliano Cappello) confermerebbero il suo posto al vertice nella gestione della piazza di spaccio. Busacca ha anche chiesto la condanna a 12 anni per Giuseppe Campagna, anche lui assolto dal gup e protagonista di un appello del pm. Infine ha terminato chiedendo la riforma delle pena per Mario Sicali (7 anni e 8 mesi), Sebastian Guardo (4 anni 2 mesi 20 giorni e 21 mila euro di multa), Giordano Scuto (4 anni 2 mesi 20 giorni e 21 mila euro di multa).
Il magistrato prima di chiudere la discussione ha chiarito ancora una volta che le numerose rinunce agli appelli e le ammissioni degli addebiti arrivato fino a ieri “non incidono sulla quantificazione della pena” in quanto risultano tardive. L’ultima udienza, prima della pausa estiva, infatti aveva riservato questo colpo di scena: ravvedimenti last minut che hanno provocato ‘maretta’ in aula. Infatti sono stati annunciati poco prima che Angelo Busacca dovesse cominciare la requisitoria. Le confessioni però non hanno avuto alcun effetto. Nella scorsa udienza il pg ha chiesto alla Corte d’Appello presieduta dalla giudice Anna Gloria Muscarella la conferma della sentenza nei confronti di Lorenzo Cristian Monaco (20 anni), Giuseppe La Placa (20 anni), Giuseppe Ruscica (20 anni), Massimo Gulisano (8 anni), Julian Marian Pintilie (8 anni), Giovanni Ivan Sangiorgio (8 anni), Gianluca Sciuto (8 anni e 2 mesi), Gaetano Spampinato (11 anni e 4 mesi), Ivan Torrisi, (8 anni) Rosario Zito (8 anni) e Salvatore D’Ambra (5 anni e 4 mesi). Busacca, invece, ha chiesto la parziale riforma per Gianluca Caruso 7 anni e 4 mesi), Samuele Giovanni Linguanti 11 anni e 4 mesi, Alessandro Russo 7 anni e 4 mesi, Damiano Pergolizzi 3 anni e 4 mesi di reclusione e 20 mila euro.
Le arringhe difensive cominceranno il 29 settembre prossimo.