I Carabinieri del Nas di Catania hanno avviato una serie di controlli per il contrasto alle attività illecite e alle contraffazioni, a garanzia della sicurezza alimentare.
Sono stati ispezionati numerosi esercizi del centro storico catanese e del lungomare di Ognina, tra i quali macellerie, ristoranti e bar con annessa attività di ristorazione, che hanno portato al sequestro di complessivi 400 kg di alimenti, l’applicazione di sanzioni amministrative per oltre 8.000 euro con conseguente segnalazione all’autorità amministrativa dei titolari di 5 esercizi, due dei quali hanno subito anche la sospensione dell’attività.
Nel dettaglio sono stati sequestrati oltre 60 kg di prodotti ittici posti in cattivo stato di conservazione e per i quali non era stata minimamente documentata la cosiddetta “filiera alimentare”. Tra questi anche alcuni chili di telline, perché non era stata dimostrata l’origine e la provenienza, pertanto posti alla somministrazione in violazione alle citate procedure di rintracciabilità commerciale.
Contestata, presso alcune macellerie del noto mercato di Piazza Carlo Alberto, la condotta vietata ed antigienica di esporre le carni macellate all’esterno dell’esercizio, senza alcuna protezione da insetti ed agenti atmosferici, a temperature ambientali elevate, vista l’ondata di caldo delle scorse settimane. Sono stati sequestrati pertanto circa 100 chilogrammi di carne.
Di particolare rilievo è stato il sequestro operato dai Carabinieri del NAS, congiuntamente al Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asp, di oltre 2 quintali di alimenti di varia natura, tra i quali prodotti ittici, stoccati in modo promiscuo in una cella frigo presso una trattoria del lungomare cittadino, con pericolo di contaminazione crociata. L’attività è stata immediatamente sospesa.
Tali alimenti erano tenuti in condizioni igienico-sanitarie molto precarie e pertanto immediatamente distrutti, perché ritenuti non idonei al consumo umano.
In tale ambito, su una partita di tonno è stata eseguita la campionatura per l’eventuale presenza di sostanze nocive per la salute e l’esito delle analisi di laboratorio ha consentito infatti di verificare la presenza di istamina ad alta concentrazione. Tale sostanza, che mette a rischio la salute del consumatore, si forma solitamente a causa dalla rapida degenerazione del pesce sottoposto ad alte temperature ambientali, interrompendo la cosiddetta “catena del freddo”. Il titolare dell’esercizio è stato deferito alla competente A.G..