CATANIA – La Cgil di Catania promuove la costituzione del comitato referendario per il ‘no’ alla riforma costituzionale sulla cosiddetta separazione delle carriere dei magistrati. Per “sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi derivanti da questa modifica e sull’importanza di preservare l’attuale sistema di garanzie dei diritti dei cittadini”.
Il sindacato rivolge “un appello alle forze democratiche, alle associazioni, ai movimenti, ai giuristi, al mondo della cultura e dell’informazione, alle lavoratrici e ai lavoratori, alle pensionate e ai pensionati, affinché si costruisca insieme un fronte largo, unitario e consapevole a difesa della Costituzione”.
Una mobilitazione “ampia e diffusa”
“Consideriamo urgente e non più rinviabile una mobilitazione ampia e diffusa per la costruzione del comitato referendario per il ‘no’ – dice il segretario della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo – una mobilitazione catanese che punti a una campagna capillare di informazione e controinformazione, fondata su contenuti rigorosi e accessibili.
“Una campagna che promuova assemblee e iniziative pubbliche con il coinvolgimento di costituzionalisti e operatori del diritto, che costruisca alleanze sociali e civiche nei luoghi di lavoro, nei quartieri, nelle scuole e nelle università, e che sostenga con forza la partecipazione al voto e il raggiungimento del quorum”.
L’obiettivo è indebolire l’indipendenza della magistratura
“In gioco – aggiunge – non vi è una riforma tecnica, ma la tenuta stessa del sistema di garanzie che tutela i diritti delle persone e l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. Questa riforma va respinta con il ‘no’ perché non affronta i problemi reali della giustizia né migliora l’efficienza del sistema giudiziario”.
“Il suo obiettivo sostanziale – conclude – è indebolire l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, alterando l’equilibrio tra i poteri dello Stato”.

