Catania, cuccioli di cane e conigli nani allevati nella sporcizia

Catania, cuccioli di cane e conigli nani allevati nella sporcizia

Denunciati padre e figlia dai carabinieri
LA SCOPERTA
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CAMPOROTONDO ETNEO (CATANIA) – Avrebbero costruito un rifugio abusivo di animali, senza alcuna concessione. E abbandonato all’interno, in pessime condizioni 16 cani e diversi conigli nani. Per questo i carabinieri della compagnia di Gravina e della stazione di Camporotondo Etneo, coadiuvati dal Nucleo operativo ecologico di Catania e dall’ Arpa Sicilia, hanno denunciato due persone.

I militari hanno sequestrato un’area di quasi 100 mila metri quadrati sottoposta a vincolo ambientale, scoprendo che erano state realizzate due strutture in cemento recintate, con ringhiere di ferro, su un’area di 411 metri quadrati.

Le strutture abusive

In particolare, quando i militari sono entrati nelle strutture abusive per ispezionarle, hanno accertato che quei fabbricati servivano per allevare cuccioli di cane e conigli. Hanno trovato 16 cani Bulldog Terrier, di cui 6 cuccioli. C’era poi  un cane pastore dell’asia centrale di circa tre mesi di età, con coda e orecchie tagliate, e diversi conigli nani.

Tutti gli animali erano senza acqua e ristretti in gabbie più piccole, create con divisioni in cemento e porte in ferro all’interno delle strutture stesse, sporche e maleodoranti. Erano costretti a sdraiarsi sui loro escrementi per poter riposare, perché gli spazi, molto angusti, non prevedevano una zona dedicata ai loro bisogni.

I denunciati

L’Arma ha approfondito e hanno scoperto che i proprietari erano padre e figlia di 51 e 30 anni, denunciati entrambi per aver realizzato abusivamente, su terreno agricolo e con vincoli paesaggistici, delle strutture in cemento armato e ferro, deturpandone, così le bellezze naturalistiche.

C’è anche l’accusa di abbandono e maltrattamento di animali. Tutti i cani e i conigli trovati sono stati affidati alle cure dei veterinari del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ASP di Catania. Sono stati infine collocati in centri autorizzati, mentre l’intera area è stata sequestrata preventivamente.


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