PALERMO – Nella Sicilia calcistica c’è chi ride e chi piange. Catania e Palermo stanno attraversando due momenti diametralmente opposti: i rossazzurri vincono e convincono e in più hanno una classifica che gli permette di sognare addirittura l’Europa, i rosanero invece stanno passando il momento più brutto da quando sono tornati in serie A, penultimo posto e l’incubo retrocessione che fa paura a tutti.
Catania e Palermo, due realtà diverse in tutto. Se il Palermo, infatti, si ritrova a lottare per la salvezza è anche a causa di alcune scelte societarie poco azzeccate. Il continuo cambio di allenatori, la vendita dei giocatori più importanti, l’ostinarsi a puntare su giovani stranieri che poi non rendono come dovrebbero. Dall’altra parte, invece, c’è un Catania che nonostante le tante richieste non ha ceduto i suoi gioielli come Lodi, Gomez, Barrientos e Spolli. In più il club etneo ha sempre dato fiducia all’allenatore. Due strategie differenti, che per adesso danno ragione al Catania che con i suoi quindici punti in classifica viaggia verso una sicura salvezza e poi avrà la possibilità di sognare in grande. Il Catania, tra l’altro, avrebbe potuto avere qualche punto in più.
Il copione quindi è stato stravolto, sembrano ormai lontanissimi i tempi in cui il Palermo viaggiava costantemente nelle zone alte della classifica e i rossazzurri lottavano fino all’ultimo secondo del campionato per la permanenza in massima serie. Probabilmente, questa sorte toccherà quest’anno alla formazione di Gasperini, i cui numeri la condannano in pieno. Una sola vittoria in campionato, terzo peggior attacco, difesa che prende gol, poche conclusioni in porta. Il dato che preoccupa è che tra la passata e l’attuale stagione non ci sia stato un cambiamento: da febbraio scorso fino ad oggi, il Palermo ha vinto solo tre volte, e se la matematica non è un’opinione, ci si chiede come faranno i rosanero a centrare entro la fine di questo torneo almeno nove vittorie. C’è tanta preoccupazione, i tifosi sono pessimisti e intanto il campionato prosegue. Dall’altra parte il Catania ride e viaggia verso zone paradisiache. In Sicilia qualcosa è cambiato, il trono e la corona appartengono agli etnei. Il Palermo però non deve assolutamente buttare tutto al vento, serve adesso concentrazione e attenzione, servono punti, serve puntare su chi vuole davvero bene al Palermo e come ha detto ieri Gasperini, “fuori chi ha deluso”.