CATANIA – La risicata salvezza del Catania, che ha mantenuto il diritto a giocare anche l’anno prossimo in Lega Pro, è ormai solo un fastidioso ricordo. Le traversie di una stagione tra le più difficili dell’intera storia rossazzurra hanno stressato ulteriormente un ambiente già abbastanza scosso da quanto accaduto la scorsa estate con conseguente declassamento il terza serie. L’interrogativo maggiore, in questo periodo, riguarda la paventata, eventuale cessione della società etnea che – nell’immaginario collettivo di una tifoseria sin troppo delusa – dovrebbe consentire di voltar definitivamente pagina e di puntare ad un concreto rilancio.
Ma, al momento, malgrado i tanti rumors, il Calcio Catania resta saldamente nelle mani di Nino Pulvirenti, al di là delle alchimie ruotanti intorno alle nuove cariche che, al momento, conclamano Davide Franco presidente. Delle tante ipotesi di interesse circolate nei mesi scorsi, una sembrerebbe ipoteticamente avere connotati di maggiore credibilità, quella cioè riferita al messicano Vergara che potrebbe avvalersi della consulenza dell’ex D.G. Pietro Lo Monaco. Qualche giorno fa, però, l’attuale massimo dirigente rossazzurro ha smentito ufficialmente l’esistenza di una qualsivoglia trattativa per l’acquisizione della società rossazzurra e, da quel momento, sembra essersi allontanata l’auspicata schiarita. Senza contare, poi, che tra le tante ipotesi giornalistiche propinate nelle ultime ore, è emersa anche la possibilità di cedere il titolo sportivo del Catania a costo zero ma con la garanzia di assicurare la continuità della società almeno per le prossime due stagioni.
Un’eventualità, quella dello scorporo con il Torre del Grifo Village, che lascia spazio a giustificati dubbi, con i tifosi che continuano a brancolare in un clima di grande incertezza. L’unica rassicurazione plausibile scaturisce forse dal fatto che, comunque, la cosiddetta “triade” composta da Bonanno, Pitino e Ferrigno pare sia già al lavoro per allestire una squadra in grado di puntare in alto nella prossima stagione agonistica. Prima ed urgente cosa da fare sarà quella riguardante la scelta del nuovo allenatore. I papabili a prendere il posto di Moriero, al momento, sembrerebbero essere Pino Rigoli o Carmine Gautieri ma non ci sorprenderemmo più di tanto se ci si orientasse su qualche altro tecnico. L’importante in un caso o nell’altro – che resti questa dirigenza o che ne subentri un’altra – è che ci sia la consapevolezza di dare finalmente una svolta decisa alle sorti rossazzurre. Se è vero che dopo il buio arriva sempre la luce.
