CATANIA – Arriva immediata la replica dell’Arnas Garibaldi alla denuncia del Codacons. Il caso riguarda i cinque giorni di attesa per un esame tac che un paziente non ha voluto più accettare. “Spiace apprendere – fanno sapere al nostro giornale dall’ospedale – delle difficoltà avute da un paziente durante la degenza, perché ogni volta che si verifica un problema, oltre gli utenti, sono toccati anche i sanitari che con grande impegno e dedizione assistono le persone. Al di là delle ragioni che hanno portato ad un differimento dell’esame, “l’indisponibilità del personale medico” sovente è legata a situazioni di emergenza e riprogrammazione delle indagini che sono prese in relazione al quadro clinico e alla possibilità di differirle. In ogni caso, l’azienda ha avviato una istruttoria interna per verificare l’accaduto“.
Interviene l'azienda Garibaldi
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