Catania, lo stupro ora è un caso politico: Lega contro sindaco e governo - Live Sicilia

Catania, lo stupro ora è un caso politico: Lega contro sindaco e governo

Cantarella: "Piantedosi segua l'esempio di Salvini"
LA VIOLENZA
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PALERMO – La Lega attacca il governo di cui fa parte per il caso della violenza sessuale subita dalla ragazzina di 13 anni a Catania. Fabio Cantarella, già assessore alla Sicurezza urbana del capoluogo etneo e componente della segreteria politica nazionale di Matteo Salvini, oltre che attuale responsabile per la Lega dei dipartimenti regionali, se la prende con il Comune e con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Alla Villa Bellini di Catania non si è solo consumato un fatto gravissimo ma abbiamo avuto la prova della mancanza di responsabilità rispetto alla custodia e alla sicurezza di un luogo pubblico, ubicato in pieno centro, di proprietà del Comune di Catania e gestito dallo stesso Comune – dice -. Questo accade quando ci si improvvisa amministratori locali per soddisfare il proprio ego senza sentire la missione del servizio al cittadino”.

Cantarella contro Piantedosi

L’attacco all’amministrazione comunale, targata Fratelli d’Italia con il sindaco Enrico Trantino, non è l’unico affondo dell’ex assessore alla Sicurezza del Comune di Catania dopo i fatti di Villa Bellini. Secondo Cantarella, infatti, “anche il governo nazionale ha le sue responsabilità, su tutti il ministro dell’Interno che dovrebbe trovare il coraggio di ritornare ad attuare le politiche del suo predecessore, Matteo Salvini, contro l’immigrazione incontrollata”. Tutto questo “anche a costo – conclude – di subire un processo”.


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