CATANIA – Al centro dell’operazione “Lumia”, spiega la Dda etnea, ci sarebbe “la permanente operatività del gruppo criminale appartenente al clan Laudani attivo nella provincia di Catania e, in particolare, nei territori di Acireale, Aci Sant’Antonio, Aci Catena e zone limitrofe”.
Orazio Scuto avrebbe “dato ordini dal carcere utilizzando schede telefoniche fittiziamente intestate a extracomunitari e introdotte illegalmente in carcere con un drone, restando così in contatto con i fedelissimi che lo chiamavano papà”.

