CATANIA – E’ un doppio binario parallelo quello che vede il Catania, tra vicende ancora da chiarire e tormenti extracalcistici, impegnato a salvare il salvabile. Da una parte vi è la rincorsa alle voci di possibili acquirenti: sullo sfondo holding, prestanome, ritorni dal sapore amarcord (vedi i rumors su Lo Monaco), investitori sbucati dal nulla ma anche gente che potrebbe pure avere intenzioni serie. Finora, però, a scanso di equivoci non vi è assolutamente nulla di concreto. Insomma, al momento è il “Vedere moneta, comprare cammello” a farla da padrone.
Ma c’è anche l’altro fronte. Quello più rovente che vede il sodalizio rossoazzurro invischiato nelle vicende giudiziarie dell’inchiesta “I treni del gol”. Va detto, intanto, che il procuratore federale Stefano Palazzi mercoledì sarà a Catania per incontrare il sostituto procuratore Alessandro Sorrentino titolare dell’inchiesta giudiziaria. Palazzi, che ha già acquisito tutta la documentazione necessaria, si confronterà con il pm etneo per chiudere il cerchio sulle indagini aperte dalla Figc.
La sentenza di primo grado è attesa già prima di Ferragosto. Dopodiché si dovrà attendere quella definitiva per comprendere quello che sarà il campionato di pertinenza dei rossoazzurri. Le ultime ore, inoltre, fatto registrare il rigetto dei ricorsi proposti dai legali di Fernando Arbotti, Piero Di Liuzio e Luca Impellizzeri che restano ai domiciliari. Così come ai domiciliari restano anche Daniele Delli Carri e Fabrizio Milozzi che avevano già rinunciato all’istanza del Riesame.