Catania, altra rissa ed altra chiusura di un locale pubblico

Catania, altra rissa ed altra chiusura di un locale pubblico

Azione del "branco" che ha avvicinato, minacciato e aggredito con calci e pugni quattro giovani.
DISPOSIZIONE DEL QUESTORE
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CATANIA. Dopo la chiusura della discoteca del centro storico, disposta nelle scorse ore, il Questore di Catania costretto ad intervenire nuovamente sospendendo anche qui per sette giorni le autorizzazioni per la gestione di un esercizio pubblico, in piazza Europa.
Pure in questo caso, va registrato un grave episodio di rissa avvenuto la scorsa notte, attorno alle 2, e che ha reso necessario l’intervento della Squadra Volante, su richiesta di quattro giovani che hanno subito un’aggressione nel parcheggio sotterraneo denominato “Europa”, all’uscita del suddetto locale.

La ricostruzione degli inquirenti

La rissa sarebbe scaturita da un episodio avvenuto all’interno del locale, dove i giovani erano stati avvicinati e importunati da un altro giovane, il quale, senza alcun motivo, li insultava, supportato, successivamente, da altre persone, circa una ventina, costringendo i giovani ad abbandonare il locale.
Giunti al parcheggio, mentre si accingevano a prendere la loro autovettura, i giovani si accorgevano di essere inseguiti dal gruppo dei ragazzi molestatori, i quali ricominciavano ad inveire nei loro confronti e, successivamente, ad aggredirli fisicamente con calci e pugni, ferendo lievemente tre delle giovani vittime.

Il branco, inoltre, dopo che i quattro giovani erano riusciti a salire sulla loro autovettura, cominciava a colpire ripetutamente l’auto con dei caschi.
Il suddetto locale, pertanto, è stato luogo di un episodio che rappresenta grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica in rapporto allo svolgimento della vita di relazione e che suscitano allarme sociale.
Il provvedimento di sospensione ex art.100 TULPS risponde alla esigenza obiettiva di tutelare l’ordine pubblico o la sicurezza dei cittadini attraverso la dissuasione dei soggetti pericolosi o pregiudicati dalla sua frequentazione, e ciò indipendentemente da ogni responsabilità dell’esercente


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